A Ponte San Pietro l'ex Inam diventerà Ospedale e Casa di Comunità
L'annuncio da parte della Asst Bergamo Ovest che è proprietaria dell'immobile, il progetto grazie ai fondi del Pnrr
Adesso è ufficiale: Ponte San Pietro avrà il suo Ospedale e Casa di Comunità, che avrà sede nell'edificio ex Inam (Istituto nazionale per l'assicurazione contro le malattie), in piazza Libertà, e sarà realizzato tra il 2022 e il 2023 grazie ai fondi garantiti dal Pnnr.
A dare l'annuncio è stata l'Asst Bergamo Ovest, proprietaria dell'immobile, che ha resa nota l'approvazione da parte di Regione Lombardia, l'11 ottobre scorso, della delibera n. 5373, che dà il via libera ai progetti legati appunto al Piano nazionale di ripresa e resilienza presentati dalle Ats e dalle Asst presenti sul suo territorio. Nell'ambito Ovest saranno realizzate due Case della Comunità, rispettivamente a Treviglio e Dalmine, e due Ospedali di Comunità con Casa di Comunità, una a Martinengo e l'altra proprio a Ponte San Pietro.
«Queste strutture avranno la mission di assicurare continuità, accessibilità ed integrazione dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria-sociale, con un ruolo fondamentale svolto dagli infermieri di famiglia e di comunità, dagli assistenti sociali e con il pieno coinvolgimento delle Amministrazioni locali e dei medici di base» ha spiegato Peter Assembergs, Direttore Generale dell'Asst.
«Già il Piano Nazionale Cronicità aveva previsto un progressivo passaggio della centralità dai Presidi Ospedalieri alla Rete territoriale – ha proseguito Andrea Ghedi, Direttore Socio Sanitario –, rafforzando le strutture a livello locale, le cure domiciliari, per poter meglio affrontare le sfide epidemiologiche e sociali del prossimo futuro con un approccio integrato, diventando luoghi fondamentali attraverso cui coordinare i servizi offerti, in particolare ai malati affetti da patologie croniche. Sarà anche l’occasione per evitare ricoveri ospedalieri impropri e favorire dimissioni protette in luoghi più idonei al prevalere di fabbisogni socio-sanitari, di stabilizzazione clinica, di recupero funzionale e più prossimi al domicilio».
Anche la Casa di Comunità avrà come obiettivo il presidio del territorio, sia con azioni preventive quali vaccinazioni e screening, sia con attività ambulatoriali quali la piccola diagnostica, i prelievi e le radiografie ed ecografie domiciliari.