A Ponteranica insulti contro il sindaco: «Nevola traditore vattene». Colpa della T2?
Giunta, gruppi politici e anche il Comitato "Un futuro per Ponteranica" si sono schierati contro il gesto, forse legato al dibattito sulla futura tranvia
Alla scritta «Nevola traditore vattene», comparsa qualche giorno fa a Ponteranica all'altezza del ponte Dusa, il primo cittadino Alberto Nevola, al quale l'insulto era rivolto, ha risposto inizialmente mettendola sul ridere: «Preciso che non l'ha scritto mia moglie...», per poi chiosare: «Invito tutti a manifestare in modo lecito il suo dissenso».
Le scritte a bomboletta spray sull'asfalto o sui muri sono state presto collegate ai contrasti sorti per il percorso della linea T2 della Teb che collegherà Bergamo a Villa d’Almè, ma il sindaco ha rimarcato come non sia questo il modo per esprimere le proprie opinioni.
La solidarietà dei cittadini e della Giunta
Subito, come evidente dai commenti, i cittadini si sono schierati dalla parte del sindaco, manifestando la propria solidarietà di fronte a un gesto che viene definito più volte «indegno» e «incivile». La Giunta tutta ha preso ufficialmente le difese del sindaco, dicendo: «Dopo le ingiuriose scritte apparse su alcune strade e su alcuni muri di Ponteranica contro il sindaco Alberto Nevola, la Giunta esprime la propria solidarietà al sindaco e ribadisce la propria totale condivisione con l’operato dell’amministrazione comunale. In questi otto anni e mezzo di amministrazione il sindaco e la giunta non si sono mai sottratti al confronto politico sia nelle sedi istituzionali che con la cittadinanza tutta. Anche su un tema complesso come la realizzazione della tranvia T2 sono stati organizzati vari momenti di confronto pubblico con tutta la cittadinanza sia nello scorso che nell’attuale mandato. Spiace che ora, una ristretta minoranza di persone voglia portare il livello dello scontro alla viltà dell’insulto anonimo».
Il comitato contro la T2: «Non siamo noi».
Immediata la presa di distanza dal gesto del comitato "Un futuro per Ponteranica", gruppo che sta portando avanti una campagna contro la linea T2, ma che sulla propria pagina Facebook ha scritto: «Il comitato in tutte le sue iniziative (serate, gazebo, volantini, passeggiate ecc.) ha sempre portato i propri nomi e cognomi. Anche per questo non siamo quelli che si prestano a scritte sull’asfalto o a stendere striscioni anonimi a Ponteranica. Registriamo da queste cose che esiste un malessere spontaneo di protesta in paese. "Un Futuro per Ponteranica" auspica più che mai un confronto pubblico per affrontare i temi controversi e chiarire al paese le rispettive posizioni».
Nella condanna del gesto si sono uniti tutti i gruppi politici con post come quello di "Ponteranica sul Serio", che sottolinea: «mai il dibattito politico era caduto così in basso» e chiosa con un «Mola mia!». Così anche il gruppo "Vènt de Potranga" sottolinea: «Pensiamo che ognuno sia libero di dissentire dinnanzi a talune scelte politiche, diverso però è offendere la persona, oltre che danneggiare con frasi scritte sui muri e sulle strade del paese».