L'interrogazione

Accoglienza dei minori ucraini a Rota Imagna, «il Governo paghi il debito di 2 milioni»

Il parlamentare bergamasco Devis Dori ha chiesto al Ministero dell'Interno di pagare al Comune i rimborsi dovuti, come previsto dalla normativa

Accoglienza dei minori ucraini a Rota Imagna, «il Governo paghi il debito di 2 milioni»
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Il deputato bergamasco di Europa Verde, Devis Dori, ha presentato un'interrogazione parlamentare per chiedere al Ministero dell'interno di sbloccare i fondi e pagare, così, i due milioni di euro che deve al Comune di Rota Imagna per l'accoglienza dei minori ucraini.

L'accoglienza dei minori ucraini

«Nel febbraio 2022, con lo scoppio della guerra in Ucraina, oltre quattro milioni di cittadini ucraini furono costretti in poche settimane a fuggire dal loro Paese -ha esordito il parlamentare -. Anche l’Italia si adoperò immediatamente per accogliere la popolazione ucraina, con un protagonismo attivo degli enti locali che contribuirono all'attuazione delle misure di accoglienza, protezione e integrazione».

Il 20 marzo 2022 arrivarono nel paese della Valle Imagna oltre cento minorenni ucraini, giunti dall'orfanotrofio di Berdiansk, dapprima ospitati presso l'hotel "Posta" e poi nella casa vacanze "Stella mattutina". Una ventina di loro vennero subito trasferiti a Bedulita e Pontida. Nel corso del tempo, alcuni sono diventati maggiorenni, altri sono stati rimpatriati, pertanto a oggi a Rota Imagna sono ancora ospitati 43 ragazzi ucraini, oltre a cinque educatori connazionali.

Niente rimborsi da gennaio

«Nonostante i notevoli sforzi da parte dell'Amministrazione comunale e la gara di solidarietà da parte dei cittadini, da oltre un anno il governo Meloni ha dimenticato i ragazzi di Rota Imagna - ha continuato Dori -. Mentre il secondo semestre 2022 è stato rimborsato parzialmente - mancano all’appello 220mila euro di mancato rimborso - dal primo gennaio 2023 non è più giunto alcun rimborso. Nel frattempo, coraggiosamente, il Comune ha proseguito l'accoglienza, nonostante lo Stato pare disinteressato. Col tempo la situazione è diventata sempre più insostenibile: il Governo vuol mandare in default l’Amministrazione?».

Debito da 2 milioni di euro

Considerato un costo medio di 65 euro giornaliero per ogni ragazzo accolto e il tempo di permanenza presso le strutture, tolti i parziali rimborsi ricevuti, per il deputato si può stimare che il Governo debba almeno due milioni di euro al Comune, ma ha specificato che si tratta di una stima al ribasso. «Senza lo sforzo del paese valdimagnino, le donazioni e la generosa partecipazione di tanti cittadini, con attività a carattere gratuito prestate anche dalle associazioni di volontariato, non sarebbe stato pertanto possibile garantire in tutto questo tempo un servizio di qualità ai bambini ucraini, che comprende necessariamente il vitto, l'alloggio, l'assistenza sociale, le attività di istruzione e di ricreazione, il trasporto e il servizio reso dagli interpreti».

La richiesta al ministro Piantedosi è quindi di sbloccare i rimborsi, previsti dalla normativa per l'accoglienza dei minorenni non accompagnati provenienti dall'Ucraina. «I mancati rimborsi sono inaccettabili sia da un punto di vista politico sia umano - ha concluso Dori -. Si tratta di minorenni ucraini sfuggiti alla guerra. Il Governo agisca subito, è in ritardo da oltre un anno, compromettendo la prosecuzione dell’ottimo lavoro svolto sul territorio».

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