di Fabio Gualandris
Nel tardo pomeriggio di venerdì 29 agosto una nuova bomba d’acqua mista a grandine ha colpito il territorio di Albino, in particolare il capoluogo e le frazioni poste sulla sponda destra del fiume Serio. Abbiamo incontrato il sindaco, Daniele Esposito, per fare il punto su quanto è stato e sui danni rilevati.
Ci risiamo con questi fenomeni, ormai non più tanto eccezionali.
«Eventi climatici anomali che hanno segnato diverse zone del territorio albinese che sappiamo essere molto vasto».
Quali le zone più colpite?
«Da subito avevamo percepito che avremmo avuto dei disagi intensi. Già il giorno prima, giovedì, vista l’allerta meteo, avevamo attivato il Coc (Centro operativo comunale) per coordinare la protezione civile Gevs e Ana che si è attivata su più fronti. Gli interventi sono stati: sulla ex provinciale, in zona semafori e Teb, dove il torrente Albina è straripato provocando disagi in quella zona; in via Pradella dove l’intensità dell’acqua, presente anche nel sottosuolo, ha fatto rialzare parti di asfalto con situazioni di pericolo evidente per gli automobilisti; in zona via Trento dove la Comunità Montana Valle Seriana è già previsto intervenga per la messa in sicurezza di una valletta, abbiamo subito risollecitato l’ente; via Bachelet e via Fatebenefratelli in zona Perola e a Comenduno in particolare in via Sant’Alessandro dove per una frana abbiamo chiuso la strada facendo intervenire un’impresa perché le forze interne del Comune non erano sufficienti, la criticità è risolta».
Ci sono buone notizie?
«Rispetto all’alluvione del settembre 2024, questa volta è andata molto meglio, anche perché sono stati fatti degli interventi per evitare che si ripetessero le stesse circostanze: molto utile quello realizzato con la Comunità Montana tra le rotonde Honegger e Cupola, infatti in quella zona non abbiamo avuto problemi; ha retto anche (…)