di Fabio Gualandris
Su un campione di ottanta Comuni bergamaschi, dove è cambiato il sistema della raccolta dei rifiuti introducendo la “Tariffa puntuale”, i dati dei principali gestori del servizio registrano un calo medio del 40 per cento della raccolta indifferenziata. Solo due Comuni registrano aumenti, Urgnano (più 21 per cento) e Albino con un più 6,63.
C’è da dire che il Comune di Albino è stato un precursore nell’istituzione della “Tariffa Puntuale” attraverso l’introduzione del bidone con microchip nel 2016 con la prima amministrazione guidata da Fabio Terzi, ora all’assessore all’Ecologia nonché vicesindaco, a cui abbiamo chiesto di spiegare il motivo dell’attuale dato albinese.
«In realtà il Comune arrivava già da alcuni anni di esperienza con il sacco prepagato che aveva portato la raccolta differenziata ad attestarsi intorno al 75 per cento. Con l’introduzione del bidoncino microcippato riservato alla raccolta indifferenziata (Rsu) porta a porta e il concetto di “Tariffa puntuale”, la percentuale della raccolta differenziata è ulteriormente risalita da quel già lusinghiero 75 per cento andando ben oltre l’88 per cento già nel 2017 e mantenendo questi valori fino al 2023».
«Grazie a queste percentuali di raccolta differenziata e il conseguente abbattimento dei chili di Rsu pro capite – prosegue l’assessore – il Comune di Albino si è sempre collocato negli ultimi dieci anni nella “Top ten” della speciale classifica dei Comuni ricicloni redatta da Legambiente per quanto riguarda i Comuni sopra i 15 mila abitanti».
«È evidente – continua Terzi – che una volta raggiunta tale percentuale (…)