Addio a hotel e grandi marchi? Il progetto da 90 milioni a San Pellegrino verrà ripensato
La Sviluppo San Pellegrino Srl risponde ai dubbi del sindaco: le opere secondarie si faranno, ma (per diversi motivi) arriveranno dei tagli
Non più un hotel con 101 camere, appartamenti e centro commerciale: il progetto da novanta milioni di euro risalente a otto anni fa per il rilancio di San Pellegrino Terme (e della Valle Brembana in generale) verrà ripensato. A spiegarlo la stessa Sviluppo San Pellegrino Srl, a cui fa capo il Gruppo Percassi.
Qualche giorno fa il sindaco di San Pellegrino, Fausto Galizzi, aveva scritto alla società per capire il da farsi. Nelle scorse ore è arrivata la risposta, pubblicata da Corriere Bergamo: alcuni interventi, spiegano dal Gruppo, partiranno fra qualche settimana.
Ma non si tratta che delle opere secondarie promesse nell'Accordo di programma: lo spostamento della spina dell'acqua Sanpellegrino, la riqualificazione della fontana in viale della Vittoria e delle aree esterne di Villa Giuseppina e la messa in sicurezza delle ex terme.
Render degli spazi commerciali
Grandi marchi internazionali? Solo un ricordo
Gli altri interventi? La Sviluppo San Pellegrino non pensa più in grande. Complici, ha sottolineato nella sua risposta, la crisi immobiliare e degli Istituti di Credito, ma soprattutto la pandemia da Covid-19 e tutte le conseguenze che ne sono derivate. C'è una necessità di rivedere quelli che erano i progetti iniziali, i cui permessi stanno - tra l'altro - per scadere -, con (probabili) grossi tagli.
A partire proprio dall'area commerciale, originariamente da ottomila metri quadrati, che potrebbe subire un ridimensionamento (e non vedere più l'insediamento dei promessi grandi marchi internazionali), così come gli appartamenti inizialmente previsti. Le vecchie terme, invece, potrebbero diventare un supermercato.
La Sviluppo San Pellegrino ha comunque voluto sottolineare quanto fatto per il paese negli ultimi anni, dalla riqualificazione e valorizzazione delle strutture termali al rilancio turistico, fino allo sviluppo occupazionale dell'intera Valle Brembana. «Gran parte delle opere previste sono state realizzate e portate a compimento: recupero e restauro del Casinò, realizzazione delle nuove terme, restauro del teatro, più altri importanti interventi infrastrutturali».