Incuria e degrado

Addio alla Casa della Marì, Moio de' Calvi ha perso un pezzo della sua storia

L'antica abitazione rurale cade a pezzi. Del grande affresco con la Crocifissione presente sulla facciata resta solo un piccolo brandello

Addio alla Casa della Marì, Moio de' Calvi ha perso un pezzo della sua storia
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Un pezzo di storia ormai destinato a scomparire, vinto dal degrado inesorabile del tempo e dall’incuria. Appare ormai inevitabile a Moio de’ Calvi il definitivo crollo dell’antico fabbricato rurale a tutti noto come “Casa della Marì”, situato nella parte terminale della contrada Curto, i cosiddetti “Calecc” secondo i toponimi più antichi.

Si tratta di una vera e propria icona delle tipiche architetture locali, a più riprese immortalata su cartoline, siti internet (compreso quello comunale) e libri di storia, incluso il volume Moio de' Calvi ieri e oggi, pubblicato nel 2009 grazie a Tarcisio Bottani, Mara Milesi e Felice Riceputi.

La Casa della Marì in un'immagine del 2002

La casa era caratterizzata da una struttura semplice fatta di pietre locali, legno e calce, con un balcone in legno ai piani superiori e, soprattutto, un grande affresco a dominare la faccia, con rappresentata la Crocifissione di Gesù con la Madonna e San Giovanni Evangelista, risalente probabilmente al XVIII secolo.

Per tutti, come detto, era la "Casa della Marì", con chiaro riferimento a Maria Calvi, morta a 93 anni il giorno di Santa Lucia del 1984. Era una donna minuta, dedita alla preghiera quotidiana e alla questua domenicale per conto della parrocchia. La casa era disabitata da molti anni e ha dato segni di evidente cedimento nell’estate del 2019, quando il sindaco Alessandro Balestra emise (in data 7 agosto) un’ordinanza di chiusura della mulattiera comunale di via Curto all’altezza dei i civici 2 e 4, cioè del comparto immobiliare che comprende la Casa della Marì.

La mulattiera comunale invasa da rovi e sterpaglie
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Macerie e sterpaglie sulla mulattiera comunale

Lo sbarramento della mulattiera in contrada Curto
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Lo sbarramento che chiude la strada del Curto

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Il degrado della Casa della Marì, ormai destinata al crollo

Casa Marì 2022 moio (10)
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L'ultimo brandello di affresco presente sulla facciata

 

Una chiusura che ha creato particolare disagio a residenti e villeggianti, poiché di fatto preclude il transito a quanti vogliono accedere alla frazione Curto dalla mulattiera che sale dalla frazione Costa (il “Cornal”) e viceversa. In questi anni, la possibilità di bypassare la chiusura è stata offerta in via eccezionale dai privati titolari delle proprietà a monte, dove fra l’altro si trova il museo etnografico Piccolo Mondo Antico.

Una possibile e auspicata soluzione sembrava potesse arrivare nella primavera del 2020, quando l’Amministrazione ha accettato (con delibera di Consiglio approvata a maggioranza) la donazione di una significativa porzione del fabbricato e dei terreni limitrofi.

La Casa della Marì nel 2010

Nulla però si è più mosso e il progressivo degrado è ormai sotto gli occhi di tutti. Il tetto è imploso e la balconata in legno è andata distrutta, così come l’affresco della Crocifissione è andato irrimediabilmente distrutto: di esso resta unicamente un fragile brandello della parte superiore sinistra. I rovi hanno invaso anche la mulattiera antistante ed è stato asportato l’antico catenaccio della porta d’ingresso. Un pezzo di storia di Moio de’ Calvi è irrimediabilmente svanito.

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