Data storica

Addio alla Colonia sul Monte Farno, a Gandino è partita la demolizione dell’ecomostro dismesso da trent’anni

Lunedì 6 ottobre i primi colpi di ruspa al fabbricato, dopo le operazioni preparatorie avviate a fine estate. L'area sarà recuperata a verde. Dal 2024 già operativo il nuovo Ufficio Turistico gestito da Promoserio

Addio alla Colonia sul Monte Farno, a Gandino è partita la demolizione dell’ecomostro dismesso da trent’anni

La data del 6 ottobre 2025 è destinata a far parte della storia della Val Gandino. Sul Monte Farno sono infatti entrati nella fase operativa i lavori di demolizione della ex Colonia delle Orsoline, di proprietà comunale dall’inizio del nuovo Millennio.

Nel tempo si sono susseguite attività progettuali di riqualificazione, che sempre si sono scontrate contro limiti tecnici ed economici insormontabili. La ex Colonia è un edificio dismesso da oltre 30 anni ed era in uno stato di degrado strutturale e funzionale particolarmente importante. L’edificio, per le sue dimensioni (mt. 54,80 di lunghezza, mt. 11,70 di larghezza e mt. 10,00 di altezza, oltre 2.300 quadrati di superficie) presenta un impatto forte con il paesaggio e con l’ambiente circostante.

Solo per messa a norma antisismica e ristrutturazione sarebbero stati necessari almeno due milioni di euro. Nel 2021 il Consiglio comunale di Gandino ha visto compatte maggioranza e opposizione nel dare il via libera alla demolizione.

La Colonia del Farno in un’immagine d’archivio

Nel 2024 la riqualificazione ha avuto un primo esito con l’inaugurazione nell’area dell’Ufficio Turistico della Val Gandino, gestito da Promoserio in convenzione con il Comune di Gandino. Ora i primi colpi di ruspa per sancire la definitiva scomparsa di quello che qualcuno ha definito «un ecomostro fuori dal tempo e dal contesto»: ne resterà solo una piccola porzione, che sarà poi adibita a locali ricreativi. Tutto attorno sorgerà un grande parco, dove saranno installati anche giochi per bambini.

Un punto di accoglienza cui il Comune, presieduto dal sindaco Filippo Servalli, ha lavorato negli ultimi anni anche con opere accessorie di arredo e valorizzazione. L’intervento di demolizione comporta comunque costi non banali (circa 350.000 euro), reperiti grazie a parte dell’avanzo di amministrazione del 2024 e alla vendita all’asta di alcune cascine di proprietà comunale sul monte Farno.