Addio all'Albergo Belvedere a Moio de' Calvi, al suo posto nascerà un parcheggio
Ridotto a un rudere, se ne va un pezzo di storia dell'Alta Valle Brembana. Al suo posto un'area sosta al confine con Valnegra e una zona verde attrezzata
(Foto di apertura di Stefano Catullo)
Il via libera dell’Amministrazione comunale era arrivato lo scorso 3 agosto, con una delibera di Consiglio comunale approvata a maggioranza. E ora dal dire si è passati al fare. Sono iniziati in questi giorni a Moio de' Calvi, a pochi passi dal confine con Valnegra, i lavori di demolizione dell’ex Albergo Belvedere, storico esercizio in disuso da anni, di proprietà privata.
Il Belvedere nel 2016
Il Belvedere nell'agosto di quest'anno
Il Belvedere ha avuto quali proprietarie ultime le signore Ines e Alice e per molti anni è stato luogo di ritrovo per la gente della Valle, ma anche per i turisti. Qui infatti, prima della creazione della variante a valle dell’abitato, correva l’unica strada diretta verso Branzi e Foppolo. Nell’area retrostante all’Albergo Belvedere era stata completata anni fa un’operazione immobiliare con la realizzazione di diverse abitazioni.
Ad agosto, la maggioranza presieduta dal sindaco Alessandro Balestra aveva approvato la “Riqualificazione area Albergo Belvedere mediante formazione di parcheggio e area verde, con contestuale variante al Pgt per apposizione del vincolo preordinato all’esproprio”.
La discussione era stata piuttosto animata, poiché la minoranza di “Moio per te” aveva effettuato diversi rilievi rispetto al piano economico dell’opera, che comporta costi per 175 mila euro, con non precisata natura della pavimentazione (pur avendone quantificato il costo) e numero di posti auto previsti a progetto. Il sindaco aveva risposto che questi dettagli sarebbero stati delineati al meglio solo in fase di progettazione esecutiva.
Ora le opere di demolizione, avviate con tutta probabilità dalla proprietà con pratica edilizia dal percorso autonomo. Per realizzare la successiva area di parcheggio, il Comune di Moio de' Calvi ha ottenuto sessantamila euro dal Consorzio Bim, di cui quarantamila da rimborsare senza interessi e ventimila quale contributo a fondo perduto.