Alberi tagliati lungo la Francesca, Legambiente: «Questo intervento è un errore»
L’associazione sostiene che le piante a bordo strada servano a far rallentare gli automobilisti e a combattere l'inquinamento. C'è poi una sentenza...
Il taglio di alberi a Cologno, lungo la strada provinciale Francesca, deciso dalla Provincia non ha tardato a provocare la reazione di Legambiente Bergamo.
«Abbiamo appreso dalla stampa che, in questi giorni, sulla Francesca tra Cologno e Ghisalba sono stati tagliati alcuni esemplari di Celtis Australis-Bagolaro per ragioni di “sicurezza stradale” - si legge in una nota dell’ente -. Immaginiamo che le radici dei bagolari attentino pericolosamente alle ruote degli autoveicoli di passaggio e che i rami si mettano di traverso a creare ostacoli insuperabili per i mezzi. Deduciamo da questo taglio “per sicurezza stradale” che tutti gli studi che imputano all’eccesso di velocità, alla scarsa manutenzione delle strade, all’uso del cellulare mentre si è alla guida, all’assunzione di sostanze “alteranti” le principali cause di mortalità stradale sono tutti sbagliati».
Una sentenza poco compresa
Dopo la parentesi ironica, l’associazione ha spiegato che troppo spesso l’eliminazione degli alberi fa riferimento alla famosa e famigerata sentenza della Cassazione n. 17601 del 15 aprile 2010. Un responso che ha scatenato un dibattito senza precedenti sulla gestione del verde urbano e sulle strade, che afferma in pratica che sono fuorilegge tutti gli alberi che non si trovano ad almeno sei metri dalla carreggiata, con riferimento all’art .26 del Nuovo Codice della Strada.
In realtà, come è stato ampiamente e dettagliatamente spiegato da esperti, è stata fatta un’interpretazione errata del codice, che non obbliga assolutamente all’eliminazione delle alberature stradale preesistenti, bensì fa riferimento alla messa a dimora di alberi su nuove strade in corso d’opera.
Gli alberi fanno rallentare gli automobilisti
Al contrario, continua Legambiente, «abbattere gli alberi sulle strade comporta un aumento esponenziale delle polveri sottili, che vengono trattenute e assorbite dai vegetali e che sono altamente nocive per la nostra salute. Si va a compromettere così quella formidabile mitigazione dell’inquinamento sia atmosferico che acustico che è alla base della qualità della vita di intere comunità».
L’ente ha inoltre reso noto che, nei paesi d’Oltralpe, si fanno da anni studi interessanti sulle alberature stradali, capaci di aumentare l’attenzione dei guidatori e abbassare il livello di velocità. Le ricerche sono state svolte principalmente in Gran Bretagna, in cui si è voluto dimostrare come la presenza di alti alberi lungo la carreggiata sia un ottimo deterrente per limitare la velocità.
Infine, la presenza di alberi ai lati delle strade, abbassando la temperatura dell’asfalto in estate, ne riduce l’usura e si traduce in strade più sicure e minori costi. «Riteniamo, pertanto, che la motivazione di abbattere alberi per la “sicurezza stradale” sia un errore ed invitiamo la Provincia e i comuni bergamaschi ad avviare, invece, azioni di sviluppo e qualificazione dei boschi e dei filari alberati urbani e lungo le arterie stradali comunali e provinciali».