Aler Bergamo, dal flop sul bonus 110% al mega progetto coi fondi del Pnrr
Nessun intervento col bonus, ma ora si sistemano 225 alloggi in quattro palazzine a Bergamo e a Dalmine. Investimento di 28 milioni
di Andrea Rossetti
Un investimento importante, superiore ai 28 milioni di euro, teso a riqualificare in toto - o quasi - quattro palazzine Aler, due a Bergamo (entrambe in via Moroni) e altrettante a Dalmine (in via Papa Giovanni XXIII e tra via Guzzanica e via delle Gardenie), per un totale di 225 alloggi e che interesserà potenzialmente circa seicento persone. Potenzialmente perché, al momento, il dieci per cento di quegli appartamenti è sfitto.
Gli interventi sono stati presentati martedì 18 luglio alla sede Aler di via Mazzini, a Bergamo, alla presenza del presidente Fabio Danesi, dell’assessore regionale alla Casa Paolo Franco e del consigliere regionale Michele Schiavi (entrambi questi ultimi di Fratelli d’Italia). Degli oltre 28 milioni, 24,3 circa arrivano dal Pnrr, mentre i restanti 3,7 sono risorse proprie dell’Azienda. Altri 19,8 milioni circa (14,6 derivanti dal Pnrr e 5,2 da risorse proprie) sono stati poi destinati a immobili situati nelle province di Lecco e Sondrio, di competenza della stessa Aler.
Dal flop 110% al Pnrr
L’obiettivo degli interventi, come ben spiegato da Danesi e Franco, è ammodernare le abitazioni su cui si sta intervenendo con interventi di miglioramento sismico, riqualificazione energetica e sistemazione (o totale ridisegno) delle aree esterne. «La riduzione degli sprechi è un modo per combattere la povertà - ha spiegato l’assessore -, ma i lavori miglioreranno anche la qualità della vita delle persone. Aler è il braccio operativo di Regione sul tema dell’abitare, per questo sono particolarmente orgoglioso del lavoro che è stato fatto e che stiamo presentando».
Danesi, dal canto suo, ha invece sottolineato come «dei 151 milioni di fondi Pnrr che la Regione ha messo a disposizione, noi siamo l’Aler che ne ha ricevuti di più». Dimostrazione di come l’apparato tecnico-amministrativo dell’Azienda funzioni e sia in grado di lavorare bene quando viene messe nelle condizioni di farlo. Ed essendo una realtà “politica”, è chiaro che avere un assessore regionale bergamasco, in tal senso, aiuti. È normale che sia così ed è indubbiamente una buona cosa per il territorio. La dimostrazione più lampante è data dall’incredibile differenza con cui oggi è stata gestita la grande opportunità offerta dal Pnrr rispetto a quella che, negli anni scorsi, c’era invece stata con il bonus 110 per cento: allora, quando l’assessore era un altro (Mattinzoli, per la precisione), l’Aler locale non riuscì a effettuare alcun intervento.
Cantieri all’avanguardia
Tornando al presente, va sottolineato - ed elogiato - il gran lavoro svolto dalla macchina operativa di Aler Bergamo, che in appena un anno (l’affidamento della progettazione è avvenuta il 30 giugno 2022; i lavori sono stati consegnati il 30 giugno 2023) è riuscita a rispettare lo stringente programma imposto dal Pnrr per l’utilizzo dei fondi (...)