Urgente!

Alla fine, ad Albino interviene la Regione: si rifà l'argine del Serio distrutto dalla piene

La forza della piena ha provocato importanti cedimenti, mangiandosi un pezzo di ciclovia. In campo la Lombardia con 100 mila euro

Alla fine, ad Albino interviene la Regione: si rifà l'argine del Serio distrutto dalla piene
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di Fabio Gualandris

Regione Lombardia ha finalmente risposto “eccomi” scendendo in campo per porre mano ai danni che le piene del fiume Serio, dal 4 agosto 2021 al 31 ottobre 2023, hanno provocato in corrispondenza di un’ansa del corso d’acqua ad Albino.

La forza delle piene ha provocato importanti cedimenti a un argine della sponda destra, poco a monte della stazione Teb. L’erosione ha inoltre cancellando circa 150 metri della ciclopedonale della Valle Seriana. «Cambiamo nome al fiume, da Serio a Erode», ha addirittura proposto ironicamente qualcuno sui social locali.

«L’intervento di somma urgenza per ripristino funzionalità idraulica dell’alveo del fiume Serio a monte della confluenza del Torrente Albina» a cura dell’Ufficio Territoriale Regionale Bergamo per un importo contrattuale di 98.593,97 euro Iva inclusa, è iniziato il 10 novembre per una prevista durata di sessanta giorni. Progettista e direttore dei lavori è la dott.ssa Aquilina De Mier Morante, l’impresa esecutrice la Lizzardi Vittorio Srl.

All’ingresso del cantiere, un avviso indica e motiva così l’intervento: «A seguito degli eventi meteorologici intensi occorsi nel bacino del fiume Serio tra la fine di ottobre e l’inizio novembre lungo il tratto a monte della confluenza del torrente Albina, sono presenti importanti fenomeni di erosione della sponda destra idrografica, oltre a numerosi alberi schiantati e in precarie condizioni di stabilità, nonché materiale vegetale trasportato dalla corrente e materiale alluvionale, che a seguito di futuri eventi di piena potrebbero compromettere la sicurezza delle infrastrutture (ponti e attraversamenti) posti immediatamente a valle, riducendo inoltre la sezione utile di deflusso degli attraversamenti a fenomeni di esondazione».

«A salvaguardia della pubblica incolumità - si legge ancora - risulta necessario un intervento di somma urgenza (...)

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