La lettera

Alla Motorizzazione di Bergamo la situazione è «da horror»

Un lettore ci ha raccontato la sua esperienza

Alla Motorizzazione di Bergamo la situazione è «da horror»
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Che l’atmosfera alla Motorizzazione Civile di Bergamo non sia delle più rosee, che, dopo gli otto arresti del 2017 e le numerose indagini tra mazzette e favoreggiamenti, il quadro generale non sia migliorato, ma che anzi, a causa dei rallentamenti conseguenti alla pandemia, la situazione sia precipitata, è noto.

Tuttavia, il racconto di un nostro lettore, classe 2001, ha dell’assurdo e arriva a dipingere un quadro «da horror», per usare le sue stesse parole. Questa la sua esperienza:

«Ho fatto le pratiche per la patente per motociclo categoria A2 da privatista, al rilascio del foglio bianco (documento sostitutivo in attesa di stampa del foglio rosa con validità di 30gg) mi è stato detto che sarei stato ricontattato una volta stampato il foglio rosa, cosa che sarebbe avvenuta nel giro di un paio di settimane massimo, dopo 2 mesi ho iniziato a mandare email a ripetizione finché non ho ricevuto risposta e ho potuto ritirare il foglio rosa. Mi sono recato in motorizzazione nel giorno prestabilito per l'esame pratico di guida e, dopo aver pagato per certificato medico e sanificazione dell'auto (necessaria per accompagnare l'esaminatore durante la prova su strada e che scade dopo 3 giorni), l'esame è stato annullato causa maltempo, facendomi perdere i soldi e mezza giornata a lavoro. L'annullamento mi è stato comunicato sul momento, dopo aver aspettato 30 minuti oltre l'orario di inizio causa ritardo dell’esaminatore».

Un vero incubo tra ansia per l’esame, maltempo, ritardo e annullamento; senza contare il problema relativo al pagamento già effettuato.

«Personalmente, sono due giorni che telefono. Il sette giugno sono stato in attesa per un totale di un'ora e cinquanta minuti, il giorno dopo sono stato in attesa per quasi tutto il periodo di apertura degli uffici (9-12) senza ottenere una risposta» continua il nostro lettore, che aggiunge: «Una volta che ti viene fissato un appuntamento, ti devi presentare fuori dalla motorizzazione e aspettare in fila sotto al sole. Lì, un addetto alla sicurezza ti controlla i dati e solo in caso di corretto appuntamento ti viene concesso l'ingresso nel sacro tempio delle pratiche automobilistiche. Come se non bastasse, anche per i pagamenti la situazione non è chiara, in quanto da pocosono passati da cartaceo a PagoPA, ma il sito della motorizzazione non fornisce tutte le informazioni necessarie per effettuare il pagamento e nessuno risponde al telefono».

Un situazione difficile, che si protrae da tempo e che crea disagi soprattutto a giovani o comunque a persone che hanno bisogno della patente per potersi muovere, spostare, andare a lavoro autonomamente. Il nostro lettore puntualizza: «Inutile dire che le autoscuole godono di un trattamento privilegiato e non soffrono di queste problematiche». Per chi paga, quindi, il servizio in qualche modo arriva, per chi voglia sostenere l’esame, o quantomeno la parte teorica dell’esame (cosa assai comune) da privatista, tutto si complica ben più di quanto dovrebbe.

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