«Il futuro della stazione non può fermarsi a un parcheggio, serve un polo di interscambio». È con queste parole che la lista di minoranza “Tu per Ponte al futuro” ha commentato la delibera approvata durante l’ultimo Consiglio comunale di Ponte San Pietro, con cui viene formalizzata la permuta delle aree adiacenti alla stazione ferroviaria.
Una decisione che apre la strada alla realizzazione di opere pubbliche attese da decenni, ma che ha acceso un acceso dibattito politico sulla visione di lungo periodo della mobilità cittadina.
Nel dettaglio, il progetto comprende la nuova rotatoria sulla Briantea, la sistemazione della viabilità, la creazione di un parcheggio a servizio della stazione, l’abbattimento della vecchia segheria e una serie di connessioni con le aree limitrofe. A queste si aggiunge il sottopasso ferroviario, già preso in carico da Rete ferroviaria italiana che ha avviato i lavori legati al raddoppio della linea.
Per l’opposizione, la scelta dell’amministrazione di Matteo Macoli rappresenta, però, un’occasione mancata: «Siamo soddisfatti che finalmente venga realizzata la rotonda sulla Briantea all’incrocio con via Kennedy, un’opera che chiediamo da anni e che rappresenta un intervento necessario per migliorare la viabilità – ha dichiarato il consigliere Marco Carissimi -. Ma allo stesso tempo non possiamo accettare che si riduca la visione sul futuro della stazione a un semplice parcheggio da 125 posti auto: un numero già oggi insufficiente, e che lo sarà ancor più nei prossimi anni con il raddoppio della linea ferroviaria Ponte San Pietro-Bergamo e l’incremento dei servizi di trasporto pubblico».
Secondo “Tu per Ponte al futuro”, il Comune avrebbe dovuto puntare su una visione più ampia e strutturata, capace di trasformare la stazione in un vero polo di interscambio per l’intera Isola bergamasca (…)