Numeri impietosi

Allarme denatalità in Val Gandino: in dieci anni nuovi nati dimezzati nei cinque comuni

Nel 2010 i nuovi nati a Gandino, Leffe, Casnigo, Peia e Cazzano S.Andrea erano 139, nel 2021 sono stati appena 79. L'inverno demografico costringere a ripensare servizi e strutture.

Allarme denatalità in Val Gandino: in dieci anni nuovi nati dimezzati nei cinque comuni
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di Giambattista Gherardi

Nella seconda metà di gennaio si sono tenute, in Val Gandino (come altrove) le giornate che le Scuole dell’Infanzia dedicano alle famiglie che si accingono ad intraprendere con i figli il percorso didattico ed educativo a partire dal prossimo settembre. Un’occasione cruciale, poiché spesso si tratta del primissimo approccio per molti giovani genitori con il mondo della scuola e, più in generale, con il percorso educativo dei propri figli. Gli Open Day sono dunque un momento di emozione e di festa, ma offrono anche lo spunto per riflettere su una situazione complessiva legata alla natalità che non può non preoccupare, aprendo scenari che nel prossimo futuro finiranno con l’interessare addirittura il mantenimento stesso di alcune realtà.

La Scuola Materna di Gandino

In Val Gandino le strutture per la prima infanzia presenti in ogni paese sono legate, per genesi o attuale gestione, al mondo cattolico: a Cazzano S.Andrea e a Peia le materne sono di proprietà parrocchiale, a Leffe la “Scuola Materna Beata Cerioli” è insediata nel complesso delle Suore della Sacra Famiglia, che ne hanno seguito a lungo la gestione ora affidata ad una Fondazione autonoma (dal 2021 le Suore hanno definitivamente lasciato Leffe). A Casnigo la Materna “Sorelle Franchina” è delle Suore Orsoline di Gandino, mentre nel comune capoluogo l’Asilo fu fondato addirittura nel 1886 e riconosciuto ente morale da Re Vittorio Emanuele nel 1908, con la didattica a lungo seguita dalla Suore Orsoline. Storie lunghe ed importanti, che hanno attraversato le generazioni, con numeri che progressivamente e inesorabilmente si sono ampiamente ridotti.

La Scuola dell'Infanzia di Leffe

I più anziani ricordano annate da centinaia di nati anche nel primo dopoguerra: nel 1952, per esempio, nella Leffe del boom economico ci furono più di 140 nuovi nati. Si pensi invece che dopo mezzo secolo, nel 2010, i nuovi nati erano 139 sommando i cinque comuni, scesi a 93 nel 2020 e, addirittura, a 79 nel 2021 appena trascorso. Alla somma si arriva unendo i nati di Gandino (23), Leffe (27), Casnigo (15), Cazzano (10) e Peia (4). Si pensi che fra il 2010 ed il 2020 nei cinque comuni della Valle gli abitanti complessivi sono passati da 17.231 a 16.091: 1140 in meno, di cui un terzo persi solo fra il 2019 ed il 2020, anno della pandemia.

La Materna parrocchiale di Peia
La materna di Casnigo

Un calo demografico che giocoforza si ripercuote sul numero degli iscritti delle varie materne, in drastico calo: 92 i bambini iscritti a Leffe, 62 a Gandino, 50 a Casnigo, 37 a Cazzano S.Andrea e 27 a Peia. Numeri che finiranno per imporre in un tempo relativamente breve una razionalizzazione degli spazi, con scelte non certo facili, ma necessarie. E lo stesso, con tempi più lunghi, avverrà quasi certamente per le scuole, oggi suddivise fra i due Istituti Comprensivi di Gandino (che comprende anche Cazzano S.Andrea e Casnigo) e Leffe (che comprende anche Peia).

Genitori a Cazzano in occasione dell'Open Day 2022

Le giornate di Porte Aperte sono state un’utile occasione per apprezzare dal vivo la disponibilità di spazi, che per essere mantenuti e adeguati hanno sempre più bisogno di interventi onerosi, non più ricavabili dalle sole rette di frequenza. Il minor numero di bambini frequentanti (in molti casi legato anche alla necessità delle famiglie di utilizzare soluzioni di custodia in ambito familiare) comporta il venir meno a cascata dei contributi comunali e statali di sostegno alle rette e la materiale impossibilità di provvedere ad opere strutturali, spesso necessarie per esempio per l’adeguamento energetico di stabili non certo nuovissimi. Sul piatto, per fortuna, ci sono anche le economie di gestione ottenute grazie al cuore immenso del volontariato e alla partecipazione attiva delle giovani generazioni di genitori. Probabilmente si può partire da qui per ragionare serenamente sul futuro e su scenari che si delineano sempre più prossimi, costruendo qualità educativa condivisa nell’intera Val Gandino.

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