La ricerca

Allarme di Legambiente sull'inquinamento del lago d'Iseo: messi male i punti bergamaschi

I dati di Goletta dei laghi 2024 indicano alti valori di batteri tra Castro e Costa Volpino, gli anni scorsi i valori erano più contenuti

Allarme di Legambiente sull'inquinamento del lago d'Iseo: messi male i punti bergamaschi
Pubblicato:
Aggiornato:

Infografiche di Legambiente

L'inquinamento del lago d'Iseo va tenuto monitorato: è quanto emerge dalle ultime analisi ad opera di Legambiente con la Goletta dei laghi, che indica cinque zone costiere su sei fortemente inquinate, di cui le tre bergamasche sono tutte in condizioni di allerta.

La campagna di rilevamento, che da diciannove edizioni monitora lo stato delle acque dei bacini italiani, si è conclusa il 9 luglio scorso. Realizzata in collaborazione con Novamont e Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati (Conou), l'equipaggio di Goletta si è concentrato sui principali laghi lombardi, ovvero Verbano, Ceresio, Lario, Benaco e ovviamente anche il nostro Sebino.

I dati sull'inquinamento dei laghi lombardi nel 2024

L'analisi dei campioni

I tecnici hanno controllato lo stato di qualità attraverso le analisi microbiologiche delle acque, prelevando campioni in diversi punti considerati sensibili, sia per l’elevata attività umana che per la l’affluenza di scarichi, spesso segnalati dai cittadini tramite il servizio Sos Goletta. Nel monitoraggio si sono prese in esame le foci dei fiumi e torrenti, gli scarichi e i piccoli canali che spesso si trovano lungo le rive: i veicoli principali di contaminazione batterica di origine fecale, indice della presenza di scarichi abusivi o di un insufficiente sistema di depurazione dei reflui urbani che, attraverso i corsi d’acqua, arrivano al lago.

Il punto di monitoraggio è fissato dove si prevede il maggior afflusso di bagnanti o dove il rischio d'inquinamento è più elevato: si tratta di un campionamento nei punti più critici, che non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, né pretende di assegnare patenti di balneabilità, ma restituisce comunque un'istantanea utile per individuare le situazioni che devono essere attenzionate.

I dati sull'inquinamento del Sebino dal 2020 al 2024

Nella ricerca, affinché un determinato punto della costa sia considerato inquinato, gli enterococchi intestinali devono risultare maggiori di 500 Ufc (Unità formanti colonie) in 100 millilitri, oppure gli Escherichia Coli essere maggiori di 1.000 Ufc in 100 millilitri. Alla categoria fortemente inquinato appartengono invece i punti di rilevamento dove gli enterococchi intestinali sono maggiori di 1.000 Ufc in 100 millilitri oppure gli Escherichia Coli rilevati maggiori di 2.000 Ufc in 100 millilitri.

Fortemente inquinati i punti bergamaschi

Su sei punti monitorati sulle sponde del lago d’Iseo, cinque sono risultati fortemente inquinati e uno entro i limiti di legge. In generale, si è riscontrato un peggioramento, probabilmente dovuto alle forti piogge, che hanno condizionato il risultato finale.

I punti monitorati del Sebino nel 2024

Sulla sponda bergamasca, i luoghi in esame sono stati a Costa Volpino la foce del fiume Oglio, in località Pizzo, il canale vicino alla spiaggia del Bar delle Rose e la foce del Borlezza a Castro. Tutti e tre sono risultati fortemente inquinati nell'analisi di quest'anno, quando invece dal 2020 al 2023 erano in pratica rimasti tutti entri i limiti di legge, a eccezione della foce dell'Oglio nell'area di Pizzo, che nel 2022 era stata classificata come inquinata.

I punti monitorati del Sebino tra Castro, Costa Volpino e Pisogne

Sulla sponda bresciana risultano invece fortemente inquinati a Sulzano la foce del Calchere e il punto prelevato alla Darsena di Pisogne, mentre si registra entro i limiti invece il prelievo effettuato a Peschiera di Montisola, dove si trova il pontile nord.

I punti monitorati del Sebino a Sulzano e Monte Isola
Commenti
Ennio de giorgi

Ah se lo dice Legambiente dall’alto della sua esperienza nel campo. Esami fatti dopo le piogge sono estremamente empirici.

Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali