Allarme personale nelle Rsa bergamasche: in due anni 300 operatori andranno in pensione
A essere ricercati, per reintegrare gli organici, saranno soprattutto gli infermieri
Già oggi nelle 65 Rsa bergamasche mancano circa 130 figure professionali tra operatori socio sanitari e ausiliari socio assistenziali. Ma entro i prossimi due questo dato crescerà ulteriormente, visto che saranno circa 300 gli operatori che andranno in pensione e che dovranno essere sostituiti.
A essere ricercati, per integrare gli organici delle case di riposo, saranno soprattutto gli infermieri, ma anche medici, Asa e Oss. Come spiegato dall’Associazione case di riposo bergamasche, che raggruppa una trentina di Rsa, a preoccupare è il fatto che il settore sociosanitario nel Piano nazionale di ripresa e resilienza non viene quasi preso in considerazione, mentre l’attenzione è concentrata sugli ospedali e l’aspetto sanitario.
Le difficoltà nel trovare personale che sostituisca quello andato in pensione, così come gli scenari previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza sono stati confermati a L’Eco di Bergamo anche da Barbara Manzoni, presidente dell’associazione San Giuseppe (che rappresenta invece una trentina di case di riposo d’ispirazione cattolica).
Inoltre, alcune Rsa devono fare i conti anche con le difficoltà economiche, visto che i contributi legati alle perdite dello scorso anno non sono ancora stati saldati.