Altra protesta dei profughi all'hotel La Rocca di Romano: chiedono documenti e migliori condizioni
Gli ospiti sono passati dai 160 di ottobre scorso ai 183 attuali. Denunciano cibo scadente e il mancato ricevimento della diaria
Un'altra mattinata di protesta a Romano, dove i profughi accolti da mesi nell'Hotel La Rocca hanno manifestato per denunciare le pessime condizioni di vita e le difficoltà a ottenere i documenti. A riportare la vicenda sono i colleghi di PrimaTreviglio.
Profughi in protesta
Il copione è lo stesso della protesta andata in scena davanti al Municipio romanese lo scorso 26 febbraio. Un folto gruppo di ragazzi, tutti profughi accolti nel centro gestito dalla cooperativa "Versoprobo" di Vercelli, sono scesi in strada, nel piazzale antistante l'albergo nella zona commerciale del Conad. Cartelli alla mano, questa volta indirizzati anche contro la stessa cooperativa, hanno fatto sentire di nuovo la loro voce e le loro richieste.
Richieste che sono le stesse ormai da mesi. Riguardano, in primis, la necessità di avere i documenti - carta d'identità e tessera sanitaria - per poter accedere ai corsi di formazione, trovare lavoro, aprire un conto corrente. Documenti che, però, secondo il sindaco Sebastian Nicoli, che lo scorso febbraio era sceso in strada per parlare con i profughi, dovrebbe rilasciare la Prefettura. "Il Comune - aveva detto - non può sopportare questo carico sociale". Da mesi, inoltre, non ricevono il "pocket money", ovvero la diaria per le piccole spese personali.
Sovraffollamento e condizioni pessime
I profughi hanno sottolineato anche le condizioni pessime di vita all'interno dell'Hotel La Rocca. Dal cibo scadente alle condizioni igieniche scarse rese sempre meno sopportabili dall'aumento - di nuovo - nel numero di persone ospitate. A ottobre, quando in 60 erano rimasti intossicati, erano ospitate oltre 160 persone quando l'Hotel potrebbe accoglierne solo 122. Oggi, a pochi mesi e nonostante le proteste di febbraio, gli ospiti sono 183.
76enne sttendo da mesi visita oculistica x glaucoma, e questi baldi giovanotti ESIGONO CIBO di QUALITÀ, ASSISTENZA SANITARIA E FORSE, UN LAVORO. ...ITALIA, IL PAESE DEL BENGODI..
Profughi o asilanti cacciatori di welfare? Nel secondo caso la soluzione e' ovvia, ritorno al.porto di partenza. Bergamo e' SATURA, COMPLETAMENTE SATURA.