Gesto simbolico

Altro che sostituzione etnica, ad Albano Sant'Alessandro si fa l'Italia

Il Comune concede la cittadinanza onoraria ai figli di coppie immigrate. E l'iniziativa mette tutti d'accordo: Fdi, Pd e minoranze

Altro che sostituzione etnica, ad Albano Sant'Alessandro si fa l'Italia
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di Wainer Preda

Mentre a Roma si scannano su sostituzione etnica e altre amenità, in Bergamasca c’è un paese che avrebbe parecchio da insegnare a lor signori in tema di convivenza civile fra nazionalità diverse. Si tratta di Albano Sant’Alessandro, centro urbano ottomila abitanti, ai piedi delle colline e a due passi dalla città.

Ebbene, qui la giunta e il consiglio comunale hanno deciso di dare la cittadinanza onoraria a bambini e ragazzi, figli di coppie straniere immigrate, per favorirne l’integrazione.

Un gesto simbolico, ma di grande importanza. Che va ben oltre l’inerzia in tema, della politica nazionale. La normativa sulla cittadinanza italiana è vecchia di trent’anni. È quella del 1992, che fece seguito a un testo proposto dall’allora ministro degli Esteri Giulio Andreotti, del 1988. Si chiama Legge 91 e ha un titolo che oggi ha il sapore d’antiquato: “Nuove norme sulla cittadinanza”. È la stessa che si aggancia allo “ius sanguinis”. Ovvero al principio giuridico secondo il quale una persona acquisisce la cittadinanza di uno Stato se uno o entrambi i genitori ne sono già in possesso.

Nel frattempo, però, il mondo è cambiato. E parecchio. In Italia, dice l’Istat, ci sono oltre sei milioni di stranieri. Solo un milione e mezzo hanno acquisito la cittadinanza. Gli altri quattro milioni e mezzo (e relativi bambini) restano in un limbo quasi fossero i figli di nessuno.

Ci sono state diverse proposte per provare a risolvere la situazione, di destra e sinistra. Ma nessuna è ancora andata in porto. Più per una battaglia politica zeppa di pregiudizi che per una difficoltà reale. E allora ad Albano hanno deciso bellamente di superare le divisioni ideologiche usando il buonsenso.

L’iniziativa è partita dal vicesindaco Fabrizio Mologni del Partito Democratico e subito sostenuta al sindaco Gianmario Zanga (che milita in Fratelli d’Italia). Poi martedì scorso è stata sottoposta al Consiglio comunale che l’ha approvata all’unanimità. Maggioranza e opposizione, tutti d’accordo.

Sono partiti da una semplice constatazione. «Dal momento che ad Albano ci sono un bel po’ di minorenni che frequentano le scuole bergamasche, figli di coppie straniere che vivono, lavorano e pagano le tasse da noi e che sono italiani a tutti gli effetti, è giusto concedere loro la cittadinanza almeno onoraria, simbolica. Per quella vera ci penseranno le leggi dello Stato» spiega Mologni (...)

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