Commenti su: Alunni stranieri nelle "nostre" scuole, lo strano caso della scuola Mazzi di Bergamo

Miriam mandelli

Mi avete assicurato tutti che l'Italia è nelle buoni mani , sono una straniera, abito a Bergamo dal 2015 , in Italia dal 2012 non mi sono mai sentita sottovalutata da nessuno, non sono mai andata a scuola in Italia, non ho mai avuto problemi con la legge , mai e sottolineo mai andata a chiedere un pacchetto di pasta nei Caritas , mio figlio frequenta una scuola in pieno centro dove la maggioranza sono italiani, sono al massimo 3 o 4 stranieri tra europei e non . Mio figlio è tra i primi in classe , molto avanzato in tutto, anche in storia e geografia italiana , fa teatro, piscina , judo, fra i primi invitati ai compleanni , non l'ho mai visto diverso dai suoi amici perché? Perché sono io che lo sto facendo crescere come se deve a rispettare le altri ( colore , religione, sesso, scelte ...) sono con lui , non importa dove , sia in italia sia nella luna il giusto è giusto l'importante è il rispetto

Angela

Non basta frequentare la scuola per fare parte della nostra cultura Lo so che 3 una cosa detta e ridetta ma quando noi ci rechiamo nel loro paese per diletto o lavoro siamo obbligati a sottostare alle loro regole usi e costumi e guai a non adeguarsi Qui fanno a mio parere i loro comodi perché ci sono troppe persone che invece di stare dalla parte degli Italiani e difendere la propri cultura, credo o la storia dell'Italia Dare un aiuto non vuole dire cancellare la propria identita Ma vedo istituzioni che fanno tutt'altro affossando la nostra cultura Non ci credono piu?

Cristiana

Oramai a Bergamo sono più gli stranieri dei bergamaschi... ritornino a casa loro, visto che non rispettano niente della nostra cultura. Sono stufa dei finti buonisti

Rita

Tutti i falsi buonisti hanno voluto gli extracomunitari qui da noi con la scusa che abbiamo bisogno di loro. Poi iscrivono i propri figli alle scuole private, perché frequentare le scuole dove ci sono loro? Nooo

Claudio

Risiedo in zona vicina alla " Mazzi" e posso dire che già parecchi anni fa le famiglie italiane mandavano i propri figli in altre scuole private o pubbliche anche se più lontane da casa. Tutti razzisti questi genitori? Assolutamente no. Realisticamente sapevano che ci sarebbero stati notevoli problemi nell'apprendimento dei loro figli a causa dell'elevato numero di compagni di classe che conoscevano ben poco la lingua italiana poiché in casa loro non la parlavano. Oggi la situazione è peggiorata e non si fa nulla ( Istituzioni , Chiesa o altri) per risolverla. Solo i soliti discorsi di buonismo ipocrita.

Oliverio Hutton

Tra 200 anni saranno il 100%

Simona LOCATELLI

Ognuno a casa propria...

Giuseppe Boschini

Le fregnacce stanno a zero... gli italiani i figli non li fanno piu'...tra 50 anni, forse meno, avremo una società multietnica e multiculturale....embe'... che c'è di strano... è così dappertutto....

Michele

Al Capone era figlio dì migranti, come tutti i suoi compari, sappiamo tutti come si sono adeguati in casa d'altri...

Michele

Per quanto riguarda "ospiti in casa d'altri", auguriamoci di non dover mai fuggire via

Michele

I lavori che non vogliamo noi era attuale 30 anni fa, col carovita di oggi e gli stipendi ridotti ad oboli, gli italiani sono disposti a tutto, anche a spacciare

GIORGIO GENNARI

Cosa dire è vero che sono una risorsa perché spesso fanno i lavori che noi non abbiamo più voglia di fare ma bisognerebbe fare capire a loro come quando eravamo noi i migranti che sono e restano ospiti e si devono adattare loro a noi. Se io sono ospite in casa di qualcuno sono io che mi adatto. Invece purtroppo negli ultimi anni si è assistito a uno sconvolgimento della nostra società per paura di offenderli. Proviamo a andare noi nei loro paesi e vediamo se non siamo noi a doverci adattare...

gianluigi brambilla

A me vanno bene tutti, speriamo non si trasformino in integralisti islamici come in Francia, con tutti I problemi connessi e leggi loro, tipo matrimoni di bambine, divorzi alla sharia, infibulazioni, violenze coraniche, indumenti lesivi del decoro occidentale.. fare rispettare le ns leggi con in modo deciso. In Francia,ormai sono una nazione a parte....

Milena

Sono persone con fragilità di apprendimento altissima e per questo dovrebbero essere preparati a parte prima di essere ammessi nelle nostre scuole. Questo per loro in primis ma anche per i nostri ragazzi italiani che essendo, in molti istituti, la minoranza, vegetano sui banchi perché il programma non avanza oppure le famiglie che se lo possono permettere, iscrivono i figli alle scuole private

Simonetta

Beh le riflessioni della Caritas sollevano il cuore, tutti dovremmo adoperarci per questa accoglienza.

A.g.

Bravi, continuate a censurare i messaggi "scomodi" eh. Complimenti, bella questa "libertà di parola" ai non allineati e che pensano diversamente dalla narrazione "main stream".

Claude

Che oramai la battaglia si sta perdendo

Giuseppe Putti

Il problema ce l'hanno gli adulti come sempre, i ragazzi sono molto più sereni si rapportano con tranquillità

Maria Teresa Solivani

Questi ragazzi vanno integrati ( anche se di seconda generazione) ? Certo.....dice la Caritas....purtroppo però si corre il rischio di far retrocedere l'istruzione dei ragazzi /bambini italiani.....non è possibile avere la stessa velocità di apprendimento soprattutto nel caso in cui i minori non siano nati nel nostro paese. Se la Carità li considera risorse non dovrebbe permettere di far togliere crocifissi o abolire festività che fanno parte della NOSTRA cultura e della NOSTRA religione ! Sono risorse? ....perché la Carità che ha i mezzi non li fa seguire, durante le scuole dell'obbligo, in scuole appositamente studiate per le loro capacità, in modo che arrivino adeguatamente preparati alle classi con i ragazzi italiani....non si tratta di razzismo ma è il solo modo per farli viaggiare, culturalmente parlando , in un solo binario. Sennò altro che risorse!!

FLAVIO

C’è poco da stare allegri !!!!!