Anac richiama il Comune di Bergamo sulle gare: «Inviti sempre agli stessi operatori»
I rilievi su appalti per la manutenzione di verde pubblico e strade. Il Comune: «Fatte in periodo Covid, controlli per migliorare procedure»

L'Anac, l'Autorità nazionale anticorruzione, ha richiamato alla trasparenza il Comune di Bergamo rispetto ad alcune procedure nell'affidamento degli appalti della manutenzione di verde pubblico e strade tra il 2020 e il 2022.
«Eccessiva parcellizzazione»
A essere giudicate con qualche perplessità sono state l'eccessiva «parcellizzazione» degli affidamenti diretti e il «susseguirsi di inviti rivolti sempre agli stessi operatori». I quali, secondo l'ente indipendente, «risultavano favoriti nella possibilità di aggiudicarsi l'appalto». Le dinamiche sotto la lente sono quelle riscontrate tra 2020 e 2022, descritte nella relazione annuale pubblicata ieri, martedì 20 maggio.
In seguito al loro approfondimento, gli incaricati di Anac hanno dato evidenza della «parcellizzazione delle commesse in procedure negoziate e affidamenti diretti, con elusione del divieto di frazionamento artificioso». Il cosiddetto frazionamento artificioso, in termini tecnici, è quando si procede con degli affidamenti diretti sotto soglia, "spezzettando" quindi un appalto dal valore molto superiore, per eludere l'obbligo di una indizione di gara.
Inviti agli stessi operatori
Inoltre, l'Anac ha rilevato «il mancato rispetto del principio di rotazione, evidenziando il susseguirsi di inviti rivolti sempre agli stessi operatori economici, che risultavano favoriti nella possibilità di aggiudicarsi l'appalto, avendo conoscenza di informazioni derivanti dall'affidamento precedente». In conclusione, l'Associazione nazionale anti corruzione ha invitato Palazzo Frizzoni ha tenere conto di questi rilievi, «in vista di un più puntuale rispetto dei principi e della normativa di settore».
La risposta del Comune
In merito alle osservazioni dell’Anac, il Comune di Bergamo precisa che «si tratta della relazione annuale presentata dall’Anac in Parlamento e non di un “provvedimento” specifico relativo al Comune di Bergamo; infatti, in ordine alla questione sollevata, l’Anac, a suo tempo, si è limitata a rivolgere al Comune un invito a tener conto per il futuro di quanto osservato senza alcun ulteriore specifico intervento».
Palazzo Frizzoni entra poi nel merito della questione: «La maggior parte delle procedure di affidamento esaminate si riferisce al periodo di emergenza sanitaria da Covid, in un contesto straordinario che ha imposto tempistiche e modalità operative non ordinarie. Inoltre, si tratta di procedure effettuate prima dell’adozione del regolamento comunale per gli acquisti di beni e servizi in economia, emanato nel giugno 2021, che ha introdotto nuove modalità di attuazione del principio della rotazione tra gli operatori economici che concludono contratti con il Comune. Uno dei punti qualificanti del Regolamento è proprio l’intervento di rafforzamento delle misure di applicazione del principio di rotazione tra gli operatori, supportate dall’adeguamento della gestione informatica delle modalità di attuazione della rotazione e da una attività di formazione interna del personale. L’Amministrazione sottolinea che lo stesso rapporto Anac riconosce la bontà dell’approvazione di tale regolamento, considerato un passo importante nella direzione della trasparenza e del rafforzamento delle regole. A conferma dell’impegno del Comune per garantire legalità e correttezza nell’azione amministrativa, vengono attivati controlli mirati nell’ambito del monitoraggio delle misure anticorruzione e del programma 2025, riferiti all’anno 2024, relativi ai controlli successivi sugli atti, con l’obiettivo di individuare ambiti di miglioramento e rafforzare i presìdi di legalità già esistenti».
Tutti a stracciarsi le vesti per il principio di rotazione, che però è previsto solo per le aziende. Oggi hai il lavoro, domani chissà. Stessa cosa anche per gli appalti aperti: sempre di lavoro a tempo determinato si tratta, alla fine. Però la politica è impegnata non a difendere le aziende, ma solo i "poveri dipendenti", che in compenso per licenziarli è una via crucis, pure quando sono in torto marcio, cioè nel 101% dei casi. In più se riescono a farsi licenziare hanno 24 mesi di disoccupazione, con contributi figurativi e nel mentre lavorano cash.
Cuccati con le mani nel sacco. Ora come si giustificheranno tutti questi galantuomini e tutte le consuete gentildonne?
Vitali spa, quelli dal colore giallo che impestano tutta la bergamasca e non solo...dice niente ?
Tutto molto risibile, Anac fa le stesse cose... Quando un operatore è bravo e consono lo si tiene invece dovreste guardare altro. Lavora male e perché non si cambia costa uno sproposito perché... Poi Anac se davvero aveva qualcosa in mano faceva una multa hanno solo fatto direttive e comunicati incasinati, la rotazione vieta il medesimo operatore negli ultimi n appalti se ruota fra 3 o 4 soggetti posso richiamarli anche perché lavorano bene.
Bisogna dire ad Anac, mica è solo il comune di Bergamo. Andassero a vedere il comune di poggibonsi, affidamenti sempre alle stesse ditte