Anche Europa Verde Bergamo è contraria al comprensorio unico Colere-Lizzola
Il deputato bergamasco Devis Dori ha presentato un'interrogazione parlamentare per chiedere chiarimenti in merito al progetto

Il progetto per unire le stazioni sciistiche di Colere e Lizzola continua a sollevare polemiche. Dopo le critiche avanzate dalle associazioni ambientaliste e dai cittadini, anche la politica interviene nel dibattito. Il deputato bergamasca Devis Dori (Alleanza Verdi Sinistra) ha presentato un'interrogazione parlamentare per chiedere chiarimenti sugli impatti ambientali e sull'uso di fondi pubblici per la realizzazione dell'opera.
Un progetto controverso
Il piano, proposto da Rsi srl, prevede un traforo di 500 metri attraverso il Pizzo di Petto, con nuove piste da sci, impianti di risalita e un bacino artificiale per l’innevamento. L'investimento stimato è di 70 milioni di euro, di cui 50 milioni provenienti da fondi pubblici, con l’inaugurazione prevista per la fine del 2026. Tuttavia, la realizzazione del comprensorio sta incontrando forti opposizioni.
Secondo Giuseppe Canducci e Oriana Ruzzini, coportavoce di Europa Verde Bergamo e assessora al Verde di Bergamo, il progetto interesserebbe un'area protetta all'interno della Zona Speciale di Conservazione (ZSC) Val Sedornia-Valzurio-Pizzo della Presolana, che fa parte del Parco Regionale delle Orobie Bergamasche.
«Un intervento del genere rischia di compromettere l’ecosistema locale, con ripercussioni su flora e fauna. Particolarmente preoccupante è l’impatto sull’ambiente carsico e il possibile inquinamento da microplastiche derivante dall’isolamento dei bacini di raccolta» spiegano i rappresentanti del movimento ambientalista.
Rischi ambientali e sicurezza
Anche la sicurezza degli sciatori è un tema centrale nell'interrogazione di Dori. «Secondo la relazione geomorfologica e nivologica in nostro possesso, il progetto presenta elevati rischi di valanghe, in particolare nelle aree di sbocco del traforo e nelle sezioni superiori di alcune piste previste», avverte il deputato Avs.
A ciò si aggiungono le incertezze legate al cambiamento climatico. Studi recenti indicano che nei prossimi 50 anni la copertura nevosa sotto i 2000 metri potrebbe ridursi del 40%, rendendo necessario un ricorso sempre più massiccio all’innevamento artificiale, con costi stimati tra i 40 e i 50 mila euro per chilometro di pista ogni anno.
Il fronte del "no" si allarga
L'opposizione si rafforza con il sostegno di numerose associazioni, tra cui il CAI Bergamo, OrobieVive, Legambiente, Lipu e Mountain Wilderness Lombardia. Un ampio movimento di resistenza ha portato alla nascita del comitato TerreAlt(r)e e alla raccolta di oltre 8.400 firme per chiedere la cancellazione del collegamento Colere-Lizzola. «Destagionalizzare il turismo non significa devastare l’ambiente, ma valorizzare il territorio con scelte sostenibili e lungimiranti», ribadiscono Canducci e Ruzzini.
L’interrogazione parlamentare di Dori non sarà l'ultima azione politica contro il progetto: il tema arriverà anche in Consiglio regionale grazie al consigliere Niccolò Rosati (Avs), che promette battaglia. «Il futuro della montagna bergamasca è in gioco - conclude il deputato Dori -. Chiediamo un ripensamento radicale del progetto, puntando su una diversificazione economica e sociale che preservi l’ambiente e favorisca uno sviluppo armonioso e sostenibile per le valli orobiche».
Per non dire dei palazzi d'alta montagna come il rifugio Curò e gli altri che non hanno fognature ne depuratori, come il rifugio Livrio che scarica nel ghiacciaio. Ma di questo non parlano, le varie associazioni ecologiste, così impegnate contro l'economia valligiana e montana. Chissà perchè?
Buongiorno, complimenti perche mi sembra diventata la crociata del secolo..... ma tutte queste belle persone dove sono state fino ad ora, ma perchè non fanno qualcosa per la ns ss 671, visto che sembrano i risolutori di tutti i problemi ambientali... Ora manca solo il parere contrario di Tarzan, Jane e Cita, con tutti gli animali della foresta.... poi siamo a posto !!! Ma perchè tutti questi Onorevoli parlamentari non ci danno una mano con il loro impegno a discutere i ns problemi viabilistici, o questi non sono un problema ambientale....... Grazie, saluti.