Rumore, deroghe e dintorni

Ancora “rumore” su Piazzale Alpini a Bergamo, per i residenti solo dieci giorni di pace in tutta estate

Un successo la stagione musicale di Nxt Station: 55 mila presenze. Ma per i residenti è stato un tormento. Tentorio presenta un’interrogazione. Ruzzini: «Interverremo»

Ancora “rumore” su Piazzale Alpini a Bergamo, per i residenti solo dieci giorni di pace in tutta estate

di Wainer Preda

«Alcuni concerti sono stati rispettosi dei limiti. Altri spettacoli minori, specie quelli dei dj, invece avevano un rumore assordante». Andrea, nome di fantasia, allarga le braccia. A metà strada fra sconforto e rassegnazione, racconta la sua estate frastornata e frastornante, affacciata su piazzale Alpini, pieno centro di Bergamo. «Nonostante i vetri doppi, il baccano spesso è stato intollerabile – racconta -. Tanto che a volte ho preso sonno solo per sfinimento».

La stagione estiva di Nxt si è appena conclusa. I numeri parlano da soli. Sul grande palco centrale, accanto al monumento degli Alpini, ventitré concerti, diversi sold out. Trentasei giorni dedicati alle sagre. Venticinque serate con incontri culturali e musicali. Dal 6 giugno al 7 settembre, cinquantacinquemila presenze. Un successo di pubblico. Con un contraltare. Vivere lì intorno è diventato un tormento. Di nervi tesi e serate insonni, scandite dalla roboante macchina della musica, beat maker e 808 da far tremare i vetri.

Ai quali spesso si aggiungono «schiamazzi e risse fra ubriachi in via Novelli, Paglia e piazzetta don Spada, nel cuore della notte – racconta un residente -. Sbraitano e ti svegliano di soprassalto alle due del mattino». Problemi riconosciuti anche dai gestori di Nxt. «Ci sono consistenti problematiche di tipo sociale e di ordine pubblico che persistono nell’area della stazione – ammettono -. Una situazione che mina le basi del progetto di rigenerazione sociale».

Due soli controlli

Ida Tentorio di Fratelli d’Italia ha presentato una nuova interrogazione in Consiglio comunale, incentrata sui dati di rumore che il Comune le ha fornito. Ebbene, «i rilievi fonometri dicono che gli 80 decibel sono stati superati una trentina di volte. Mentre per il 5 per cento del tempo il rumore è stato superiore a 79,6 db – dice Tentorio – a fronte di un limite di 75».

La consigliera chiede che le rilevazioni siano continue «perché due controlli a stagione sono ridicoli», taglia corto. Specie se effettuati «a campione in corrispondenza di eventi ritenuti significativi, ma senza mai indicare a quali criteri rispondano. Perché un conto è far misure durante una rassegna di ninne nanne, un altro a un raduno heavy metal». La consigliera comunale vorrebbe anche che i rilievi fossero effettuati da terzi.

Limiti e guai

Facciamo chiarezza, innanzitutto sui livelli acustici. In estrema sintesi, per i grandi concerti, il limite di rumore riversato dal palco sulle prime case nei dintorni di piazzale Alpini è fissato a 75 decibel. Per le attività minori, invece, la soglia scende a 65 db. In teoria, perché in entrambi i casi sono possibili deroghe.

E infatti, secondo i documenti pubblicati dal Comune, il gestore ne ha chieste parecchie. Per il periodo giugno-settembre, ventiquattro deroghe acustiche ai 75 decibel. E ben settantotto eccezioni alla soglia dei 65. La giunta comunale gliele ha concesse: come da «programma artistico», si legge nella delibera 322.

Solo che se scorriamo le date son dolori. Si scopre, ad esempio, che a giugno ci sono stati eventi in deroga tutti i giorni tranne tre. A luglio (…)

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