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In Italia la donna può richiedere l'interruzione volontaria di gravidanza entro i primi 90 giorni di gestazione per motivi economici, sociali, di salute o familiari.
Non conosco dati ufficiali e quindi mi attengo a quanto riportano altri commentatori. Trovo sicuramente positivo il fatto che il trend degli aborti sia in costante discesa.
Comunque non soffermiamoci sul numero che non cambia la sostanza. Io sono favorevole all'aborto, ma anche a misure che cerchino di prevenirlo quando possibile. E trovo legittimo che ci sia chi è contro e chieda soluzioni per prevenirlo quando possibile. .Oggi c'è paradossalmente un'esagerazione e estremismo dall'altra parte, così come chiaro dal caso indicato nell'articolo. Se parlate di rispetto e diritti, e lo dico per es. a Roberta che deve subito saltar a conclusioni e insultare chi la pensa diversamente, iniziate a esser voi rispettosi delle idee e diritti altrui. Ormai ci litigo quotidianamente proprio con una donna vicina a questo consiglio che si riempie la bocca di rispetto e diritti e poi è la prima a non rispettare i colleghi. Ripeto: iniziate da voi stessi
Signora Roberta, la fonte è l'ISTAT e gli altri organismi ufficiali di statistica, che dicono esserci stati dal 1978 ad oggi 6.000.000 di aborti legali in Italia. Faccia lei il calcolo... .
è bene che si esprimano il più liberamente possibile, in modo che si sappia come la pensano. Ed è evidente che non è un pensiero di libertà ma che tende ad una prepotente supremazia di un ideologia che nulla ha a che fare con la questa.
Paolo non esiste nessuna fonte, perche questi inventano di sana pianta. È inutile portare dei numeri concreti a riguardo, tanto ci sono sempre loro a decidere cosa le persone devono fare del proprio corpo. Poi però piangono per qualsiasi cosa.
Le giovani di oggi, che danno certi diritti per acquisiti, dovrebbero ringraziare le donne dei movimenti femministi degli anni '70, che invece disprezzano come delle zitelle inacidite. È grazie a loro che è stata squarciata la secolare condizione di subalternità femminile imperante in questo paese, retrivo e fascista. Chi non conosce la Storia è destinato a ripeterla.
Francesco Giuseppe e Matteo hanno anticipato ciò che avrei scritto anch" io e mi associo quindi al loro pensiero. Queste persone di Non una di meno vadano a combattere il cosiddetto patriarcato dove c'è ( Afghanistan Iran e Paesi Arabi ad es.) ma non hanno il coraggio di farlo e allora sbraitano e cercano di intimidire qua da noi dove, per fortuna, i diritti esistono ancora.
Per Matteo: dove hai trovato il dato di 100.000 aborti ogni anno in Italia ? I dati più recenti si riferiscono al 2021, anno in cui sono state praticate poco più di 63.000 IVG. Il picco venne toccato nel 1982 con 230.000, dopodiché da allora il trend è in costante discesa.
Niente da fare, il pensiero unico sinistro contempla solo chi lo adotta. Gli oppositori vanno eliminati, che siano foibe o gulag come ai bei tempi. Non cambieranno mai,
Essere contro l'aborto o contro l'adozione di bambini a coppie omosessuali è un diritto in democrazia, come lo sono le opinioni opposte. Invece queste "paladine" delle donne esigono con superbia e prepotenza violente, di poter parlare solo loro! Difendere i diritti delle donne, dove c'è la libertà di parola (quella che loro, dittatorialmente, negano agli altri) è molto più facile che farli con le donne iraniane in lotta davvero per i loro diritti minimi. Nessuno ha mai sentito queste chiacchierone antidemocratiche, difendere e manifestare per le iraniane, né per la giornalista appena arrestata in Iran. Pensino a difendere queste donne, invece di parlare a vanvera di omofobi. Le opinioni sono ancora libere in Italia e a Bergamo, nonostante loro.
Queste signore lamentano che si cerchi di "mettere a tacere le istanze delle donne, riportarle al silenzio e all'obbedienza". In Italia ogni anno vengono praticati 100.000 aborti. I numeri ci dicono che le donne sono libere di gestirsi come credono. Essere antiabortisti è una posizione legittima che queste signore vogliono solo tacitare.