Appello dei genitori degli alunni: così le quarantene sono ingestibili
Il Coorcoge richiede urgentemente una semplificazione. Intanto in piazzale Alpini, ieri, code fino a 4 ore per un tampone
Prima l’appello dei presidi, ormai sommersi dalla burocrazia per la quantità di classi in quarantena, poi quello dei genitori, in attesa di una semplificazione promessa ma non ancora concessa: «Non è possibile continuare in questo modo», dice Monica Ravasio, presidente del Coorcoge, il Coordinamento dei comitati della provincia di Bergamo.
La campagna di vaccinazione per le superiori è vicina al 90 per cento degli studenti e ha cominciato a ingranare anche quella della fascia 5-11 anni: «Non si capisce perché chi ha scelto di vaccinarsi non possa avere dei vantaggi», aggiunge Ravasio. Nella stessa direzione va anche la petizione lanciata su change.org che nei giorni scorsi è stata sottoscritta da migliaia di persone.
E ieri, in piazzale Alpini, l’hub per i tamponi è andato in tilt per l’eccesso di richiedenti. I picchi di attesa hanno sfiorato le 4 ore. In fila soprattutto ragazzi e bambini con i loro genitori, in coda al freddo. Alla fine il numero dei test eseguiti è arrivato a 554. E anche la situazione nelle farmacie è ormai al collasso.