Aprono le selezioni per "Bottega Donizetti", il laboratorio di perfezionamento per giovani cantanti
Si possono candidare i nati a partire dal 1° gennaio 1992. Ne verranno selezionati sei, che parteciperanno anche a tre produzioni
Bottega Donizetti, il laboratorio di perfezionamento per giovani cantanti tenuto dal vocal coach Giulio Zappa previsto a Bergamo dal 20 maggio al 2 giugno, ha aperto le selezioni. Si possono candidare i nati a partire dal 1° gennaio 1992 entro le ore 13 di mercoledì 6 marzo 2024 attraverso un apposito modulo disponibile sul sito del Donizetti.
Il compenso
Gli allievi selezionati riceveranno una borsa di studio di duemila euro ciascuno per sostenere le spese di viaggio, vitto e alloggio. Inoltre, i partecipanti saranno impegnati anche tra ottobre e dicembre, per la preparazione del Donizetti Opera 2024, in particolare nelle tre produzioni: Zoraida di Granata, Don Pasquale e Roberto Devereux. Per questo periodo riceveranno un cachet lordo di 4.500 euro.
I maestri
Frequentando la Bottega Donizetti, gli allievi selezionati potranno approfondire le tematiche vocali e drammaturgiche connesse alla produzione operistica donizettiana, consolidando e perfezionando i diversi aspetti legati al repertorio belcantistico. Fra i docenti, oltre a Giulio Zappa e Francesco Micheli (direttore artistico del festival Donizetti Opera), ci saranno anche Riccardo Frizza (direttore musicale del festival Donizetti Opera), Paolo Fabbri (direttore scientifico del festival Donizetti Opera), il baritono Roberto de Candia, il coreografo Mattia Agatiello, Cristiano Sandri (direttore artistico del Teatro Regio di Torino) e Hana Lee (maestra collaboratrice).
6 cantanti selezionati
Verranno selezionati sei partecipanti, così suddivisi: 2 soprani, 1 tenore, 1 baritono, 2 bassi o bassi-baritoni, che interpreteranno i seguenti personaggi: Ines (soprano), Almanzor (tenore) e Alì (basso o basso-baritono) in Zoraida di Granata; Norina (soprano) e Malatesta (baritono) in Don Pasquale; Gualtiero (basso, baritono o basso-baritono) in Roberto Devereux.