Arriva il commissario a Solto Collina: Esti si ricandiderà l'anno prossimo e scrive una lettera ai cittadini
Al voto si ritornerà nel 2026 ma intanto l'ormai ex sindaco, che non riconosceva la validità della sfiducia, rivendica il suo operato

Il prefetto Luca Rotondi ieri (giovedì 12 giugno) ha sospeso ufficialmente il Consiglio comunale di Solto Collina, nominando commissario il viceprefetto Beatrice Agata Mariano.
Il commissariamento
L'incarico, si è chiarito da via Tasso in una nota, è stato assegnato «a seguito dell’approvazione di una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Maurizio Esti da parte della maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio», con di conseguenza «la sospensione del Consiglio comunale di Solto Collina, in quanto non sussistono più le condizioni per la normale prosecuzione degli organi di governo dell’ente» e si porterà avanti l'ordinaria amministrazione «in attesa del decreto di scioglimento del Consiglio da parte del Presidente della Repubblica».
Mariano, nel corso della carriera, ha ricoperto numerosi incarichi e funzioni nelle Prefetture di Rovigo, Lecce, Pesaro Urbino e Bergamo. Lo ha fatto nelle vesti di vicario, capo di gabinetto e dirigente di area, acquisendo una rilevante esperienza nei commissariamenti di Comuni sciolti in alcuni casi per motivi amministrativi-politici, in altri per infiltrazioni mafiose.
Valida la mozione di sfiducia
Il commissariamento, quindi, almeno da quanto dichiarato dalla Prefettura è avvenuto in seguito all'approvazione della mozione di sfiducia nei confronti del primo cittadino. La votazione era avvenuta nella serata del 29 maggio scorso in Municipio, in una seduta molto particolare, dato che Esti insieme ai consiglieri, ormai in minoranza, che ancora lo sostenevano non si era presentato, annunciando poco prima le dimissioni di tutti loro.
La mozione era stata quindi discussa e poi approvata dalla maggioranza assoluta dei presenti, che erano peraltro i firmatari del documento. Per l'opposizione i consiglieri di "Uniti per la Collina", Filippo Cassarino e Marina Gabanelli, e di "Lista civica del buon governo di Solto Collina", Fabrizio Minelli. Gli altri erano gli ex sostenitori della maggioranza, l'ex vicesindaco Tino Consoli e il consigliere Davide Romeli.
L'ex sindaco Esti, però, dopo quella serata aveva sostenuto che l'approvazione della sfiducia non era valida, in quanto lui si era dimesso poco prima. «Abbiamo deciso di discuterla e votarla lo stesso perché le dimissioni di Esti, così presentate, potevano essere ritirate entro venti giorni - aveva spiegato Cassarino dopo la chiusura della riunione -. Abbiamo voluto evitare che, dichiarando un ripensamento subito dopo, si creasse una situazione di ulteriore stallo per il Comune».
La lettera ai cittadini
Da ormai semplice cittadino, Esti si è rivolto agli abitanti con una lettera pubblica: «Non lascio debiti, ma un avanzo di amministrazione di centomila euro - ha scritto -. Concludo con la certezza, che condivido con tutti voi, di aver sempre operato con un unico mandato personale: il bene della nostra comunità». Ha fatto capire che ha intenzione di ripresentarsi alle prossime elezioni nel 2026, e sembra anche abbastanza convinto. Ma dovrà aspettare la prossima primavera. Nel frattempo, almeno per il momento, in paese è tornata la tranquillità, dopo il clima teso di questi mesi.