Arriva il no definitivo: il Comune di Spirano si oppone all'impianto di bioetanolo della Ch4
L'azienda può comunque portare avanti la battaglia in Tribunale, ma intanto l'opera è stata fermata per tutelare l'area naturalistica vicina
È 1-0 in favore del fontanile del Conzacolo contro l'impianto di bioetanolo che l'azienda CH4 vorrebbe ostruire sul territorio di Spirano. Ieri, 6 dicembre, in sede di conferenza dei servizi, il Comune ha detto di no alla costruzione dell'opera, confermando la volontà espressa nella mozione che lo scorso 3 settembre era stata presentata congiuntamente da maggioranza e minoranza.
L'elogio al Comune
Il fronte compatto contro l'impianto ha quindi sortito un esito positivo, che il circolo di Legambiente del Serio e dell'Oglio tiene a sottolineare e valorizzare. In particolare, elogia il Comune, la sua determinazione e «il comportamento collaborativo di questi mesi nel recepire e trasformare in azione concreta le preoccupazioni ambientaliste. Tutto ciò ha portato a una decisione che tutela un'area di grande valore naturalistico».
Perché no
Il problema, sottolinea sempre Legambiente, non è la tecnologia del biometano, che in sé non è mai stata oggetto di contestazione, ma la sproporzione delle dimensioni degli impatti previsti, nonché la sua posizione a ridosso di un'area naturalistica, quella del fontanile del Conzacolo, che è di particolare pregio naturalistico.
Tutti i motivi del Comune
Sono motivazioni queste che coincidono in parte con quelle date dal Comune, che ha anche evidenziato come criticità: la «qualificazione insufficiente del proponente: CH4 non è risultata adeguatamente qualificata come impresa agricola»; l'«impatto ambientale significativo: sono emersi timori per emissioni odorifere, l'incremento del traffico e rischi idrogeologici»; la «carenza di documentazione e trasparenza: i contratti di conferenza sono stati ritenuti insufficienti, così come le informazioni fornite sul progetto».
Il parere della Soprintendenza
Tanti, troppi problemi quindi, rafforzati anche dal parere della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio. Anche da questo ente è arrivato un parere negativo, dove viene evidenziata «l'inopportunità del progetto per l'area». Ha inoltre riconosciuto il valore paesaggistico rurale che l'area ha saputo mantenere nel tempo, ed ha considerato i possibili danni al patrimonio archeologico, ulteriore testimonianza del valore culturale della zona.
Fronte compatto
Si tratta quindi di una vittoria di tutti, calcolato che il supporto è arrivato anche dai comuni limitrofi: Cologno al Serio e Urgnano hanno aggiunto la loro voce alle preoccupazioni per gli impatti sul traffico e sull'equilibrio ecologico del fontanile. «Una dimostrazione di solidarietà territoriale che rafforza la valenza della decisione», sottolinea sempre Legambiente.
Attenzione a cantare vittoria
Legambiente mette però sull'attenti, perché vincere una battaglia non significa aver vinto la guerra: «Pur essendo una tappa importante, questa decisione non chiude definitivamente la questione. CH4 potrà ancora opporsi in tribunale, ma per ora è stato segnato un punto fondamentale nella difesa dell’ambiente e del patrimonio storico-culturale».
Conclude: «Questa vittoria, sebbene probabilmente non definitiva, premia l’impegno instancabile dei cittadini di Spirano, dei volontari del gruppo "Terre dei Fontanili" del Circolo Legambiente Serio e Oglio. La loro dedizione, studio e passione hanno impedito che un'area naturale così preziosa fosse trasformata in un cantiere di cemento. Senza la pronta reazione e il loro faticoso impegno, la pace che regna da secoli attorno al fontanile del Conzacolo sarebbe oggi già funestata da gru e betoniere, impegnate a spargere in quell'area quattro ettari di cemento».
Finalmente un comune che non svende il proprio territorio!
Basta che serva a far cadere il governo...poi sta bene anche a me se non lo fanno...c'è un ministro che lo vuole....mi sta sul caxxx...