Educatori di strada

«Ascoltiamo i ragazzi di Ponte San Pietro per capire quali sono i loro problemi»

Avviata nel 2024 l’iniziativa rivolta ai gruppi che si ritrovano sul territorio. 40 uscite degli esperti per comprendere le dinamiche

«Ascoltiamo i ragazzi di Ponte San Pietro per capire quali sono i loro problemi»
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di Laura Ceresoli

I recenti fatti di cronaca che hanno visto coinvolti vari studenti in episodi di bullismo e microcriminalità hanno acceso i riflettori sulla necessità di intercettare il crescente disagio e dare un sostegno alle famiglie e ai minori.

L’assessore alle Politiche sociali di Ponte San Pietro Giordano Bolis non nasconde la sua preoccupazione: «Le situazioni di difficoltà psicologica e di disagio sociale giovanile sono in aumento. Questo fenomeno richiede un intervento mirato e una rete di supporto che coinvolga l’intera comunità».

In un contesto segnato da problemi economici, precarie condizioni lavorative e un aumento delle diagnosi di disturbi psicologici e comportamentali, una svolta per il Comune è stata segnata dall’avvio nel 2024 dell’educativa di strada, un servizio rivolto agli adolescenti e preadolescenti che si svolge nei parchi, nelle stazioni e in tutti quei posti informali in cui i ragazzi si incontrano, trascorrono del tempo, crescono e si costruiscono una loro identità.

«Abbiamo voluto dare una risposta concreta ai bisogni emergenti, consapevoli che il disagio giovanile va affrontato non solo con servizi tradizionali, ma anche con interventi che partano dal territorio e dai luoghi di aggregazione», aggiunge l’assessore.

Attraverso un dialogo basato sull’ascolto e sull’empatia, il progetto di educativa di strada si propone di andare incontro ai giovani nei loro naturali spazi di ritrovo perché è proprio lì che si sentono più liberi e autentici.

Gli educatori, attraverso una quarantina di uscite, hanno visto da vicino le dinamiche sociali, raccogliendo (...)

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