Assessore, ma se poi il servizio ferroviario farà ancora pena a chi darete la colpa?
Lucente conferma i futuri aumenti e l'intenzione di riaffidarsi a Trenord. Lunedì 19 valanga di cancellazioni per l'ennesimo guasto alla linea
di Wainer Preda
Una frasettina buttata lì, durante un’intervista, ma che ha il peso di un macigno. L’assessore regionale ai Trasporti, Franco Lucente, ha detto a L’Eco di Bergamo che «un adeguamento dei prezzi dei biglietti dei treni regionali è inevitabile».
Era venerdì 16 giugno. Passano due giorni. Lunedì 19, le 8 del mattino: valanga di cancellazioni e ritardi su tutte le linee lombarde all’ora di punta, e pendolari imbufaliti per l’ennesimo disservizio causato da un guasto tecnico fra Pioltello e Treviglio.
Ora, delle due l’una: o l’assessore è sfortunato. Oppure ha un bel dire a paventare un aumento dei prezzi per un servizio simile. Se n’è reso conto anche lui e due giorni dopo ha corretto il tiro dicendo ai giornali che sì, «sul sistema ferroviario serve un cambio di passo».
Se dalle intenzioni si passerà ai fatti lo capiremo presto. La Regione ha intenzione di riassegnare, in maniera diretta (senza gara) la gestione del servizio ferroviario regionale a Trenord per altri dieci anni.
La bozza di contratto è attualmente al vaglio dell’autorità di controllo. Se darà disco verde, Regione pagherà a Trenord 542 milioni di euro (soldi delle nostre tasse), 90 in più del contratto precedente, per il decennio 2023-2032. L’aumento sarà vincolato dagli indicatori di qualità: questa la possibile vite su cui agire.
Sfogliando la bozza, però, si legge che la riorganizzazione del servizio potrebbe tradursi «in aumenti medi del biglietto ordinario del 10 per cento e degli abbonamenti fra il 25 e il 50 per cento». Si tratta (...)