I numeri

Aumentano i bergamaschi emigrati all'estero, nonostante gli incentivi fiscali (che verranno ridotti)

Dal 2012 al 2021 ne sono rientrati 7.176, di cui circa la metà dal 2019, anche grazie ai vantaggi del Decreto Crescita

Aumentano i bergamaschi emigrati all'estero, nonostante gli incentivi fiscali (che verranno ridotti)
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Dal 2012 al 2021, quindi nell'arco di circa un decennio, sono 7.176 gli italiani che, dall'estero, hanno scelto di rientrare nel nostro Paese e stabilirsi in Bergamasca.

Rientri effetto degli sgravi fiscali

A dirlo sono i numeri dell'Istat, riportati oggi (lunedì 20 novembre) da L'Eco di Bergamo, dai quali si capisce inoltre come circa la metà, per la precisione 3.192, sia tornata nella nostra nazione tra il 2019 e il 2021, nonostante nel mezzo ci siano stati anche i divieti e gli ostacoli dovuti alla pandemia.

Un probabile effetto del Decreto Crescita del 2019, che offriva sgravi fiscali per cinque anni fino al 70 per cento dell'Irpef (addirittura 90 per cento nel Sud) per gli espatriati che volevano rientrare. Provvedimento che, adesso, potrebbe subire una stretta da parte del Governo, che deve cercare di ottimizzare le risorse a disposizione.

I bergamaschi continuano a emigrare

In ogni caso, nonostante questo piccolo dato positivo, sono ancora di più i bergamaschi che partono, per trovare migliori prospettive di lavoro e di vita. Infatti, secondo le cifre rese note dal rapporto annuale della Fondazione Migrantes, dal primo gennaio di quest'anno quelli iscritti all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero (Aire) risultano 68.531, quando esattamente un anno fa erano invece 65.637: si tratta di 2.894 emigrati in più, con il territorio orobico secondo in Lombardia dopo Milano (166.736), mentre in tutta la regione sono 610.952.

Tanti ritorni in Lombardia

Nello specifico, poi, la città di Bergamo ha 9.395 iscritti all'Aire ed è la quarta città lombarda per espatriati dopo Milano, Como e Brescia. Nel 2022, inoltre, la nostra è stata la settima provincia in Italia per cittadini che si erano trasferiti all'estero. Sul versante opposto, la Lombardia è la regione che ha attratto il maggior numero di connazionali espatriati, ovvero il 42 per cento. Un fenomeno legato alla presenza di diverse multinazionali e imprese del terziario, in particolare nell'area metropolitana di Milano.

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