Aumentano i furti in casa, gli omicidi stradali e i maltrattamenti in famiglia. I dati dell'anno giudiziario
I fascicoli per furto a carico di noti sono aumentati del 15 per cento
L'anno giudiziario si è concluso e sono arrivati i dati, che raccontano di confische, indagini finanziarie e per corruzione, furti e ricettazioni.
Perché sono così basse le confische
Come riporta il Corriere Bergamo, dato che colpisce è quello basso delle confische, eseguite per 4,7 milioni, ma con un recupero effettivo di 687.569 euro. La situazione peggiora se si prendono in considerazione i soldi sequestrati, da sempre tasto dolente con una sproporzione altissima fra i quasi 140 milioni richiesti, e i poco più di 11 milioni eseguiti. Il procuratore Antonio Chiappani ha spiegato a il Corriere Bergamo i problemi: «va dimostrato che dal mancato sequestro ne deriverebbe un danno grave, come nel caso in cui sussista il pericolo che i beni o il denaro spariscano. Altrimenti va rimandato tutto alla fase della confisca», inoltre «Quando c’è un sequestro il fascicolo diventa prioritario, quindi deve avere un processo più veloce. Noi abbiamo scelto di mantenere la priorità comunque, ma ce l’hanno anche e soprattutto i processi con i detenuti e per i reati da codice rosso».
Ripresa delle attività
In tema di verifiche tributarie i dati parlano di un crollo del 38,7 per cento dei reati tributari, passati da 611 a 374 fascicoli. Un risultato tuttavia condizionato dal fatto che solo recentemente la Guardia di finanza e l’Agenzia delle Entrate abbiano ripreso le verifiche fiscali nelle imprese, attività interrotta per il Covid fino a tutto il 2021.
Aumentano i furti in casa
E il ritorno alla situazione pre-pandemia non riguarda solo le attività di Guardia di finanza e agenzia delle entrate, ma anche quella sotto un segno ben diverso di malviventi e ladri. I fascicoli per furto a carico di noti sono aumentati del 15 per cento (da 1.078 a 1.238), e del 30 per cento a carico di ignoti (da 5.529 a 7.332). Ad aumentare di più del 18 per cento sono proprio i furti più odiosi, quelli in casa. In aumento anche le rapine con indagati (da 189 a 210) e quelle con il bandito rimasto senza nome (da 167 a 253). In aumento anche le rapine con indagati (da 189 a 210) e quelle con il bandito rimasto senza nome (da 167 a 253). Meno estorsioni, da 136 a 106 con l’autore denunciato, mentre aumentano da 97 a 108 quelle contro ignoti «legate anche al fenomeno dei ricatti sessuali via web». Aumentano le truffe, sia con autori noti (da 1.348 a 1.582) che ignoti (da 1.118 a 1.184).
Più violenza e più omicidi stradali
Gli episodi di maltrattamenti in famiglia e di violenza domestica, da 840 a 865. Il segnale arriva anche dalle 27 misure di allontanamento dalla casa familiare e dai 58 divieti di avvicinamento. Salgono poi gli omicidi, con 9 rispetto a 4, con quelli stradali da 25 a 29, mentre stabile il numero di quelli colposi, 30 rispetto a 29. In leggero calo i fascicoli per morti sul lavoro, da 4 a 3, mentre sono cresciuti quelli per gli infortuni, da 52 a 68.
Reddito di cittadinanza illecito
Calano i reati fallimentari, da 205 a 167, ma aumentano le ricettazioni, da 358 a 390. Diminuiscono i casi di riciclaggio, da 51 a 43, ma crescono da 7 a 12 le indagini per corruzione. E in questo andamento a fisarmonica, resta costante (e alto) il numero di chi ha ricevuto il reddito di cittadinanza illecitamente: 323 indagati, di cui 183 nel periodo in esame.