Autostrada Bergamo-Treviglio, i Comuni "ribelli": «Ci sentiamo presi in giro»
Il 27 ottobre si sarebbe dovuto tenere l’incontro tra le municipalità e la società, ma è saltato. Ora una nuova convocazione, ma a gruppetti
di Marta Belotti
È saltata all’ultimo la tanto agognata riunione tra gli undici Comuni toccati dalla futura Bergamo-Treviglio e Autostrade Bergamasche.
L’incontro si sarebbe dovuto tenere lo scorso venerdì 27 ottobre, ma così non è stato, perché «il presidente di Autostrade Bergamasche (Antonio Sala, ndr) ha avuto dei problemi personali e ha chiesto di rimandare l’incontro a un’altra data ancora da fissare», spiega Pasquale Gandolfi, presidente della Provincia, che si era proposto come mediatore tra le amministrazioni e la società.
La nuova (diversa) convocazione
Nel mentre, Regione e la società regionale Cal (Concessioni Autostrade Lombarde) hanno mandato ai Comuni coinvolti l’invito a una riunione tecnica «per raccogliere sin dalle prime fasi di affinamento progettuale eventuali proposte di ottimizzazione e miglioramento di inserimento dell’infrastruttura nel contesto territoriale esistente, da sviluppare - in vista delle fasi approvative e di valutazione ambientale - in specifici dossier condivisi con la collaborazione del Concedente Cal e dell’aggiudicatario, si ritiene utile fissare dei momenti di confronto tecnico con Codesti Enti secondo una suddivisione per ambiti territoriali omogenei».
Da questo documento si deducono due importanti informazioni, ovvero che la fase progettuale sta andando avanti e che il coinvolgimento delle amministrazioni avverrà per ora a livello tecnico.
I Comuni contrari all’opera (Stezzano, Osio Sopra, Dalmine, Levate, Osio Sotto, Ciserano, Fara Gera d’Adda e Verdellino) avevano invece fatto richiesta, lo scorso agosto, di un confronto politico (...)
Non mollate e renete duro. Basta cementificazione nella bergamasca.