Dal 20 gennaio

Averara, dopo un anno riapre il bar La Dogana grazie a una 19enne di San Giovanni Bianco

A gestire l'attività sarà la giovanissima Giorgia Angeloni. Accanto al locale anche una zona di ricarica e-bike, computer e smartphone

Averara, dopo un anno riapre il bar La Dogana grazie a una 19enne di San Giovanni Bianco
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Non è vero che in Val Brembana chiudono tutti: tra saracinesche che - con il nuovo anno - si sono abbassate definitivamente, c'è anche chi ha scelto di investire ancora nelle piccole comunità. E così ad Averara, dopo un anno di stop, il prossimo 20 gennaio riapre il bar La Dogana, unico punto di ritrovo del paese che aveva chiuso i battenti nel gennaio 2022.

Il precedente proprietario Ciro Schettini - già titolare di una pizzeria a Brembilla e una a Piazza Brembana, purtroppo chiusa per motivi di salute dallo scorso dicembre - lo aveva preso in gestione nel giugno del 2021. Le difficoltà legate alla pandemia, tuttavia, avevano gravato pesantemente sull'attività, tanto da spingere Schettini a chiudere dopo solo sei mesi.

Le stesse difficoltà avevano intaccato anche la precedente gestione guidata da Roberta Zibetti, originaria di Caravaggio ma con una seconda casa ad Averara, che nel giugno 2020 aveva abbassato la saracinesca dopo quattro anni di attività. Fu proprio lei, nel 2016, a ribattezzare il locale «La Dogana», che ora è pronto per un nuovo capitolo della sua storia.

Riapre Giorgia, 19 anni di San Giovanni Bianco

Dietro al bancone, a partire dal prossimo 20 gennaio, ci sarà la giovanissima Giorgia Angeloni: diciannove anni, residente a San Giovanni Bianco e fresca di diploma al Centro di Formazione Professionale Regionale. Ad affiancarla ci sarà anche Jessica Baschenis, trentenne del paese che in passato ha già lavorato in due diverse occasioni al bar di Averara.

Anche il Comune guidato dal sindaco Mauro Egman ha confermato il proprio contributo, volto a far ripartire questo piccolo angolo di alta Valle Brembana tanto importante per residenti, villeggianti e turisti di passaggio diretti a Santa Brigida, Cusio e al Monte Avaro. Accanto al locale sarà infatti installata una zona di ricarica e-bike, computer portatili e smartphone, resa possibile grazie a un bando regionale.

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