Interrogazione

Bar della funicolare di Città Alta, la minoranza: «Ci sarà un nuovo bando? Se non ponderato, si rischia di replicare gli insuccessi»

I consiglieri fanno il punto dopo la chiusura di California Bakery, chiedendo criteri più stringenti, ma anche premianti

Bar della funicolare di Città Alta, la minoranza: «Ci sarà un nuovo bando? Se non ponderato, si rischia di replicare gli insuccessi»

Perché California Bakery ha chiuso? Ci sarà un nuovo bando, magari con criteri più stringenti e premianti per chi punterà all’enogastronomia bergamasca e lombarda più in generale? Questi, in sintesi, i quesiti che i consiglieri di minoranza Ida Tentorio, Andrea Pezzotta, Giulia Ceci e Alessandro Carrara hanno posto all’amministrazione comunale in una recente interrogazione, in seguito alla recente chiusura del bar della funicolare di Città Alta.

Quarto cambio di gestione in otto anni

Lo scorso 1° dicembre, California Bakery aveva affisso un cartello che avvisava i clienti di uno stop dell’attività per motivi amministrativi. Da allora non ha più riaperto: l’attività chiuderà definitivamente la saracinesca. Una situazione di cui pare nemmeno Atb fosse al corrente.

Abbastanza travagliati gli ultimi anni di attività del locale, di proprietà di Atb, che hanno visto il bar cambiare tre volte gestione nel giro di otto anni.

«La recente chiusura – scrivono i consiglieri – ripropone dinamiche di instabilità gestionale già registrate in altri locali di pregio del centro storico, generando un evidente danno d’immagine per la città e trasmettendo ai visitatori un messaggio di precarietà poco coerente con l’eccellenza che Bergamo intende promuovere».

Il bar, trovandosi in piazza Mercato delle Scarpe, «rappresenta un punto strategico e altamente simbolico per l’ingresso in Città Alta, trovandosi in corrispondenza dell’arrivo della funicolare», aggiungono. Il primo «biglietto da visita», la cui «destinazione d’uso incide direttamente sulla percezione della città da parte di visitatori e residenti».

Preoccupa il futuro: «Una futura assegnazione non adeguatamente ponderata rischia di replicare gli insuccessi precedenti, con ricadute negative sul decoro urbano, sull’attrattività turistica e sulla valorizzazione della cultura locale».

«Nel bando criteri più stringenti, ma anche più premianti»

Diversi i quesiti posti all’amministrazione. In primis, se sia a conoscenza «delle motivazioni» che hanno portato alla cessazione dell’attività di California Bakery, ma anche «quali azioni intenda intraprendere per evitare il ripetersi di situazioni analoghe».

Ci sarà un nuovo bando per l’assegnazione del locale? Si chiedono i consiglieri, che vorrebbero sapere anche «con quali tempistiche» e se il Comune «intenda promuovere un percorso di consultazione con le associazioni di categoria e gli attori locali prima della stesura del nuovo bando».

Per scongiurare un nuovo rischio di chiusura, i consiglieri chiedono lumi sulla possibile introduzione, nel prossimo bando, di «criteri di selezione più stringenti riguardo alla solidità economico-gestionale dei progetti imprenditoriali».

Ma anche di eventuali «criteri premianti» per le proposte orientate «alla promozione dell’identità enogastronomica bergamasca e lombarda», anche in coerenza con il recente riconoscimento Unesco della cucina italiana come Patrimonio immateriale dell’umanità.

Ultimo quesito: «Quali indirizzi strategici l’amministrazione intende adottare per garantire che tale spazio, considerata la sua rilevanza culturale e simbolica, contribuisca efficacemente alla valorizzazione e all’immagine complessiva di Città Alta?».