Il caso

«Basta bivacchi davanti alle chiese»: a Ghisalba scatta l'ordinanza

È in vigore da venerdì 20 gennaio e lo rimarrà per tutto l'anno. Multe salate

«Basta bivacchi davanti alle chiese»: a Ghisalba scatta l'ordinanza
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Il sindaco di Ghisalba Gianluigi Conti raccoglie la protesta del parroco e dei cittadini che hanno segnalato diversi episodi di inciviltà e dà un giro di vite. Rinnovata così l’ordinanza sindacale che vieta bivacchi e schiamazzi sul sagrato e sotto il pronao della chiesa: chi sarà colto sul fatto a sporcare dovrà rimediare subito.

Ordinanza antibivacchi

È in vigore da venerdì scorso e lo sarà per tutto l’anno. D’ora in avanti nell’area delle due chiese è vietato sedersi, sdraiarsi, fermarsi per consumare alimenti e bevande e accedere con motorini o biciclette. Pena sanzioni salate, fino a 500 euro. Se è vero che la Bassa oggi offre davvero poco ai giovani, che faticano a trovare luoghi e locali di ritrovo, non si può tollerare - si dice in paese - la maleducazione e lo scarso rispetto verso un luogo di culto e di grande rilevanza storico-artistica, patrimonio di tutti.

Nell’ordinanza si prende atto «della richiesta di azione a tutela del patrimonio artistico e culturale della chiesa prepositurale Plebana di San Lorenzo Levita e Martire e della chiesa del Sacro Cuore e delle aree che circondano questi due beni di valore religioso, storico, artistico e culturale, avanzata dal parroco il 6 luglio 2022» e si prendono in considerazione «le numerose segnalazioni anche da parte dei cittadini relative alla sosta e allo stazionamento in orari diurni e notturni, sia sotto il pronao della chiesa, sulle scalinate, sul sagrato e negli spazi immediatamente adiacenti, di gruppi di persone dediti a comportamenti incivili, con imbrattamenti di facciate e colonne, schiamazzi, disturbo della quiete pubblica, anche durante le funzioni religiose, consumo di alimenti e bevande, atti di vandalismo e accesso al pronao con motorini e biciclette».

Del resto la polizia locale ha riscontrato un incremento diffuso di bivacchi e ritrovi dove i giovani consumano cibi e bevande col rischio di «danneggiamenti permanenti al patrimonio pubblico» e di pregiudicare «l’affermazione del diritto alla generale e libera fruizione da parte della collettività».

Multe salate

Conti ha disposto che venga collocata la cartellonistica che impone il divieto e le sanzioni previste per i contravventori e poi, trascorsi 15 giorni durante i quali si effettuerà un’informazione preventiva, scatteranno le multe: da 25 euro a 500 euro con pagamento in misura ridotta pari a 50 euro. E nel caso poi in cui sia necessario ripristinare il precedente stato dei luoghi o rimuovere cartacce, bottiglie, bicchieri, e via discorrendo, se ne dovrà occupare chi ne è responsabile, subito. Qualora il trasgressore si rifiutasse gli verrà appioppata una seconda sanzione, della medesima entità.

«L’ordinanza dell’11 agosto 2022 è scaduta il 31 dicembre scorso - ha affermato il primo cittadino - Avendone constatato l’utilità nell'evitare atti vandalici o semplicemente comportamenti non rispettosi nell'area circostante la chiesa parrocchiale, ho ritenuto opportuno emanare una nuova ordinanza che rispecchiasse la precedente a tutela del luogo di culto. Oltre a questo aspetto, va sottolineato anche l’effetto positivo che l’ordinanza ha avuto nell’evitare schiamazzi, soprattutto notturni, e nel favorire la tutela della quiete pubblica. In modo particolare coloro che abitano vicino alla chiesa parrocchiale ricordano bene gli schiamazzi notturni di chi sostava di notte direttamente sotto il pronao della chiesa».

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