Bergamaschi arrabbiati al volante: uno su quattro insulta e fa gestacci ai conducenti indisciplinati
Secondo l'Osservatorio Sara Assicurazioni, il 27 per cento perde le staffe e il 53 per cento giudica il guidare un'attività stressante

Urla, insulti e gestacci: a volte guidare diventa davvero snervante e, quando qualcuno taglia la strada o non rispetta la precedenza, è facile perdere la pazienza. Lo sanno bene i bergamaschi, che reagiscono molto spesso in questo modo, quando infastiditi dal comportamento scorretto degli altri automobilisti.
A dirlo non è un pregiudizio, ma l'ultima ricerca dell’Osservatorio Sara Assicurazioni, la compagnia assicuratrice ufficiale dell’Aci: secondo i dati, infatti, ben il 27 per cento degli abitanti, quindi oltre uno su quattro, perdono le staffe al volante.
I comportamenti più fastidiosi
Con queste premesse, non stupisce che per un bergamasco su due (53 per cento) la guida rappresenti un’esperienza stressante e che una delle prime cause siano proprio le manovre rischiose degli altri automobilisti e utenti della strada (47 per cento).
Il comportamento considerato in assoluto più pericoloso è l’utilizzo dello smartphone alla guida, che provoca distrazione ed errori (55 per cento). Ma a far perdere la pazienza ai bergamaschi sono anche i sorpassi avventati (41 per cento), il non rispettare la distanza di sicurezza, stando troppo vicini al veicolo che precede (29 per cento), le manovre improvvise e le frenate brusche (27 per cento) e il mancato utilizzo delle frecce (20 per cento).

Educazione stradale e tecnologia
Per migliorare la sicurezza su strada e ridurre il rischio di incidenti, gli intervistati sottolineano l’importanza di una maggiore educazione stradale fin da giovani (45 per cento) e di rafforzare i controlli (24 per cento).
Il 14 per cento sottolinea anche i vantaggi della tecnologia: in particolare, a essere considerati utili sono i sistemi di assistenza (49 per cento) per il controllo della frenata o la regolazione della velocità, telecamere e sensori (31 per cento), e i dispositivi di monitoraggio dello stile di guida, che incentivano un comportamento virtuoso (31 per cento). Solo il 10 per cento è invece del parere che, in futuro, una maggiore sicurezza potrà arrivare dai veicoli senza conducente.
Conducenti scaramantici
Per evitare spiacevoli imprevisti, l’indagine rileva che quasi un bergamasco su due (45 per cento) adotta comportamenti scaramantici prima di intraprendere un viaggio. C’è ad esempio chi evita di avventurarsi in determinate strade o luoghi (14 per cento), chi al momento dell’acquisto, evita di scegliere un’auto di un dato colore (10 per cento) e chi preferisce non mettersi in strada in orari o giorni particolari (6 per cento). Il classico portafortuna sembra invece la scelta del 6 per cento dei bergamaschi.
Il ruolo delle polizze assicurative
Per una maggior sicurezza, la totalità degli intervistati considera utile ampliare le garanzie della polizza auto oltre la sola RC, apprezzando in particolare i servizi di assistenza in caso di guasto o sinistro (53 per cento), la possibilità di personalizzare le coperture (47 per cento) e il senso generale di protezione che deriva dal sapersi tutelati (24 per cento).
«La sicurezza per chi viaggia in auto poggia innanzitutto su comportamenti consapevoli e responsabili che a loro volta non possono prescindere da un’appropriata educazione stradale» ha dichiarato Marco Brachini, direttore Marketing, Brand e Customer Relationship di Sara Assicurazioni.
«Per questo, da sempre realizziamo iniziative di sensibilizzazione a una guida sicura che coinvolgono la popolazione a cominciare dai giovani, come il Sara Safe Factor - ha spiegato -. In parallelo, offriamo soluzioni assicurative che rispondono alle più diverse esigenze di tutela: particolarmente innovativa in questo senso è la polizza auto comportamentale, che unisce sicurezza e risparmio, premiando gli stili di guida responsabili con sconti al rinnovo, oltre ai prodotti e servizi telematici».