Bergamo, assicurazioni online: occhio alla truffa delle "polizze fantasma"
Si tratta delle cosiddette "ghost broking". Possono costare carissime all'inconsapevole cliente. Anche tremila euro
Viste così, sembrano occasioni da non perdere. Poi però si rivelano truffe. Sono in aumento le persone raggirate attraverso il cosiddetto "ghost broking", le polizze fantasma. L'allarme è lanciato dall'associazione Codici che si occupa della difesa dei consumatori.
Ebbene, l'associazione mette in guarda dai messaggi che pubblicizzano offerte clamorose e annunci che ormai coinvolgono anche il settore assicurativo e bancario. Di recente la Banca d'Italia e l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni hanno sollecitato maggiori controlli, soprattutto online.
«Il ghost broking è un fenomeno che non deve essere sottovalutato – dichiara Ivano Giacomelli, segretario Nazionale di Codici –, perché è in crescita e perché il danno per il consumatore che cade in trappola è molteplice».
Tutto nasce dalla sottoscrizione di un’assicurazione online. Ormai c’è l’imbarazzo della scelta, considerando l’abbondanza di portali web che mettono a confronto le varie offerte, le innumerevoli compagnie presenti sul mercato e la corsa al prezzo più scontato.
Può capitare però che, catturati da prezzi particolarmente vantaggiosi, si finisca nei guai. «Bisogna dire che i siti utilizzati dai malviventi per questi raggiri sono ben fatti e che non è facile accorgersi quando sono falsi», spiega Giacomelli.
Il cliente inconsapevole segue i vari passaggi, nella convinzione che sia tutto in regola e, purtroppo, si rende conto del raggiro quando subentra il secondo danno. Ovvero quando arriva la multa, che può superare anche i tremila euro, perché si circola senza una vera assicurazione.
È così che il consumatore scopre di essere stato truffato, di aver pagato per una "polizza fantasma".
«È bene, quindi, fare attenzione quando si sottoscrive un’assicurazione online. Bisogna diffidare dai prezzi troppo vantaggiosi e, soprattutto, è opportuno evitare sistemi di pagamento come la ricarica di una carta prepagata, uno dei metodi più utilizzati dai truffatori, invece del tradizionale conto corrente. Meglio fare qualche controllo in più per essere sicuri di sottoscrivere un’assicurazione vera e non lasciarsi prendere dalla frenesia per un affare che poi si rivela tale soltanto per i malviventi», conclude Giacomelli.