Bergamo, differenziata oltre il 73%. Accordo A2A-Rea Dalmine per il teleriscaldamento
L'accordo permetterà di aumentare del cinquanta per cento il calore prodotto dai rifiuti
Nel 2020 la raccolta differenziata a Bergamo e in provincia ha superato il 73 per cento. Nessun rifiuto urbano delle 80 mila tonnellate gestite è finito in discarica: il 72 per cento è stato destinato al recupero di materia e il 28 per cento è stato inviato a recupero energetico. Inoltre, grazie ai due termovalorizzatori di Bergamo e Filago l’anno scorso sono state emesse circa 48 mila tonnellate in meno di anidride carbonica.
Sono alcuni dei dati che emergono dal sesto bilancio di sostenibilità di A2A, presentato oggi (lunedì 19 luglio) dal presidente Marco Patuano e dall’amministratore delegato Renato Mazzoncini alla presenza del sindaco Giorgio Gori.
«A Bergamo è tangibile ciò che A2A intende per “life company” – commenta Patuano -, ossia un’azienda che si prende cura delle persone e della qualità della loro vita attraverso servizi innovativi, scelte ponderate e sostenibili e tecnologie avanzate. Il bilancio di oggi è la sintesi del lavoro svolto e richiama gli impegni, in particolare sul versante della transizione ecologica, che intendiamo assumere nei confronti delle comunità in cui operiamo».
Tra i progetti più efficaci in materia di sostenibilità ambientale vi è quello del teleriscaldamento: nel 2020 sono stati riscaldati oltre 30 mila appartamenti grazie al trattamento dei rifiuti, evitando di produrre oltre 16 mila tonnellate di CO2.
Nel 2020 A2A ha siglato un accordo con l’impianto industriale Rea Dalmine per recuperare calore aggiuntivo che permetterà di riscaldare oltre 11 mila appartamenti in più grazie alla costruzione di una nuova rete di 22 chilometri, risparmiando così 14,5 mila tonnellate all’anno di anidride carbonica.
«L’economia circolare è la bussola che guida il nostro lavoro – aggiunge Mazzoncini -. Dai rifiuti recuperiamo nuova materia e produciamo energia. Abbiamo creato le premesse per aumentare del 50 per cento il calore disponibile per la rete del teleriscaldamento, strumento strategico per soddisfare il fabbisogno della città con il minimo impiego di combustibili fossili».
Il 43% delle assunzioni è under30
Nelle sedi bergamasche di A2A lo scorso anno sono state assunte 30 nuove persone; circa la metà ha meno di 30 anni. Nel 2020 sono poi state erogate 5.361 ore di formazione, di cui 3.102 sulla salute e sicurezza da remoto.
«La quota di azioni che il Comune detiene, sebbene rappresenti circa l’1 per cento, costituisce un asset importante – evidenzia il sindaco Giorgio Gori -. Con A2A perseguiamo alcuni degli obiettivi strategici del nostro mandato: il miglioramento delle condizioni ambientali, la progressiva innovazione della città con sensori per migliorare lo svuotamento dei cestini pubblici, la creazione di panchine e oasi tecnologiche nei quartieri cittadini, o il rinnovamento dell’illuminazione pubblici».
Oltre 124 milioni di valore economico distribuiti sul territorio
Sotto forma di dividenti, imposte, ordini, canoni e concessioni A2A ha distribuito sul territorio oltre 124 milioni di euro. Inoltre, sono stati erogati 400 mila euro all’ospedale Papa Giovanni XXIII per l’emergenza Covid e investiti circa 18 milioni in interventi infrastrutturali e manutenzione degli impianti.
Gli ordini alla rete di fornitori locali hanno raggiunto la quota di 82,2 milioni di euro, di cui 684 mila euro fatturati a cooperative sociali ed onlus. A supporto delle start-up è stato poi approvato un nuovo processo snello e totalmente digitale oltre ad un vero e proprio “start-up kit” dedicato.
Infine, per quel che riguarda la mobilità sostenibile e la digitalizzazione, nel 2020 sono stati percorsi 2 milioni di chilometri a emissioni zero, possibili grazie alle oltre 18 mila ricariche eseguite nelle 64 postazioni di ricarica attualmente attive. Così sono state risparmiate 228 tonnellate di CO2.