Bergamo, i residenti di quattro quartieri sono stufi degli aerei e dei loro rumori assordanti
I cittadini di Villaggio Sposi, San Tomaso, Colognola e Campagnola a Gori: «È inquietante. L'intensità dei suoni è oltre i limiti previsti dall'Oms»
Villaggio Sposi, San Tomaso de' Calvi, Colognola e Campagnola non sopportano più gli aerei che, quotidianamente, planano sopra i quartieri a sud della città. L'appello, firmato dai cittadini residenti in quelle zone e indirizzato al sindaco Giorgio Gori, fa il punto delle criticità e, più in particolare, sul forte rumore dei mezzi aerei che sorvolano l'area «a ridosso di asili, scuole, abitazioni» per atterrare e decollare nello scalo di Orio al Serio.
«Un assordante rumore, la cui intensità oltre i limiti previsti dall'Oms è confermata ogni mese dalle rilevazioni delle stesse centraline Arpa - fanno sapere i firmatari -. Per esempio, a febbraio 2022 con il sedici percento in meno di passeggeri e l'ottantadue percento in meno di merci siamo sopra i sessanta decibel».
Uno spettacolo definito «inquietante», che determina «timore e forte insicurezza negli abitanti». La causa, sottolineano i cittadini, è da ricercare nel fatto che in atterraggio viene applicata un'unica traiettoria, mentre per i decolli si parla di traiettorie diversificate. «Prima della sperimentazione messa in atto qualche anno fa, al fine di trovare delle rotte meno rumorose per Bergamo, e alternative a quelle precedenti, gli atterraggi non si effettuavano da Ovest - si legge nella lettera -. La sperimentazione ha sdoganato questa procedura e nonostante la Commissione Aeroportuale l’abbia bocciata perché altamente impattante, gli atterraggi si susseguono ormai quotidianamente e ancor di più sopra la città, in deroga al buonsenso e alla salute di molti cittadini di Bergamo».
Il motivo di questa scelta? «Il nuovo Piano di Sviluppo Aeroportuale 2030 depositato al Ministero competente - scrivono ancora i cittadini -, che prevede un ulteriore sviluppo dell'aeroporto di Orio al Serio. Per poter realizzare tutto ciò è necessario, guarda caso, che si utilizzi la traiettoria degli atterraggi sopra i quartieri a sud. Gli aerei potranno atterrare e decollare da entrambi gli estremi della pista, come un pendolino, intensificando ulteriormente i loro movimenti».
Ma di Bergamo che ne sarà? È questa la domanda che viene posta al primo cittadino. «Tanto gran rumore e smog, tanto disagio, per far viaggiare persone che nella maggior parte dei casi non si fermano neppure per un caffè, ma proseguono per altre destinazioni. Nel mese di Luglio 2021, in Consiglio Comunale è stato deliberato l’impianto di un radiofaro per orientare gli aerei in atterraggio e aumentarne la sicurezza. Lei (il sindaco, ndr) ha dichiarato che si sarebbe sempre opposto agli atterraggi come modalità permanente. È ora che lo ribadisca pubblicamente, perché molti suoi concittadini ormai sono devastati anche di notte dal rumore».
La lettera si chiude con una richiesta rivolta direttamente al sindaco. «Essendo Lei il referente della salute di noi suoi concittadini - concludono i firmatari della lettera - ponga particolare attenzione a quello che accade nei quartieri periferici, aiutandoci a dire no a un ulteriore sviluppo dell'Aeroporto, che si mangerebbe la qualità della vita di tremila abitanti».