Indiscrezioni

Bergamo, il Colle è in fermento: cosa bolle in Curia (chi va e chi viene)

Sono in scadenza molti direttori degli uffici. Il vescovo ha chiesto le dimissioni generali per poter ridisegnare la sua squadra

Bergamo, il Colle è in fermento: cosa bolle in Curia (chi va e chi viene)
Pubblicato:

di Luigi de Martino

Il vescovo sta tenendo col fiato sospeso i suoi preti. Quest’anno, infatti, molti direttori degli uffici di Curia sono in scadenza contemporaneamente. E pare che monsignor Francesco Beschi voglia ripensare globalmente la sua squadra, per farla giocare più in linea con lo stile delle Comunità ecclesiali territoriali (le enigmatiche Cet).

A tutti i direttori ha chiesto di presentare le dimissioni entro giugno, e in queste settimane li sta incontrando per decidere il loro futuro. Il desiderio del vescovo sarebbe quello di chiudere la partita entro febbraio e tra aprile e maggio annunciare le nuove nomine.

In questa situazione, dal Colle è filtrata un’indiscrezione assai rilevante. Lunedì 6 febbraio, in una riunione con tutti i direttori degli uffici di Curia, il vescovo avrebbe annunciato che monsignor Vittorio Nozza, vicario episcopale per i laici e per la pastorale, e presidente della Caritas, avendo raggiunto i 75 anni di età non dovrebbe essere riconfermato nei suoi incarichi.

Una notizia sorprendente, perché in molti erano convinti che a monsignor Nozza, uomo forte della Diocesi, il vescovo avrebbe chiesto di restare ancora un po’. Invece, per lo meno secondo le voci di corridoio, Nozza ad agosto finirà il suo mandato.

Nell’ambiente ecclesiastico la questione, sulla quale di conferme o smentite ufficiali ancora non ce ne sono, non è di poco conto, perché “don Vittorio”, ex direttore della Caritas nazionale, quando rientrò a Bergamo affiancò subito il vescovo assumendosi molte responsabilità.

Nella nostra Diocesi, però, il suo piglio deciso e il carattere spigoloso non sempre hanno facilitato i rapporti con colleghi e parroci. Pare addirittura che all’ipotesi di una sua riconferma, alcuni sacerdoti abbiano fatto presente al vescovo il loro disagio, chiedendogli, dopo tanti anni, un ringiovanimento della struttura.

Che monsignor Nozza resti o meno, quel che è certo è che (...)

Continua a leggere sul PrimaBergamo in edicola fino a giovedì 16 febbraio, o in edizione digitale QUI

Seguici sui nostri canali