Bergamo-Milano via Carnate, ancora disagi per i pendolari. La polemica di Carretta e Scandella
Avviati sulla tratta lavori di manutenzione. I consiglieri comunali bergamaschi hanno chiesto lumi all'assessore Terzi
Completati i lavori infrastrutturali eseguiti da Rfi (Rete ferroviaria italiana) per la riapertura del traffico sul Ponte San Michele, che collega Calusco d’Adda a Paderno d’Adda, da settembre del 2020 i convogli sulla linea Milano-Bergamo via Carnate hanno ripreso a effettuare l’intero percorso con un treno ogni 60 minuti per direzione. Purtroppo però pendolari e studenti continuano a patire disagi e disservizi, soprattutto da quando il 17 gennaio sono stati avviati alcuni lavori di manutenzione programmata sulla tratta.
Per questa ragione i consiglieri regionali Niccolò Carretta (Azione) e Jacopo Scandella (Partito Democratico), sollecitati direttamente dagli utenti del servizio, hanno depositato in mattinata un’interrogazione a risposta scritta in cui chiedono all’assessore regionale Claudia Maria Terzi le ragioni di tali ritardi e cancellazioni.
«Sappiamo che la tratta è interessata, da ormai due mesi, da lavori di manutenzione programmata, per i quali non possiamo che esserne felici, poiché dopo anni di scaricabarile, anche la società di riferimento di Regione Lombardia ha iniziato ad occuparsi della rete ferroviaria – commentano -. Nonostante questo, crediamo che la vita dei pendolari sulla tratta via Carnate sia diventata molto complicata a causa di ritardi, cancellazioni e disservizi improvvisi, che superano le fasce orarie già oggetto di cancellazioni programmate».
A fronte dell’impennata dei prezzi del carburante, secondo i due consiglieri regionali, il servizio di trasporto ferroviario dovrebbe avere il compito di accogliere chi sceglie di lasciare abbandonare l’uso della propria automobile per ragioni legate alla convenienza economica, oltre che a scelte ecologiche.
«Ci siamo rivolti all’assessore Terzi – concludono Carretta e Scandella – per capire se ci siano altre cause, esterne ai lavori di manutenzione, ma anche quali siano i correttivi messi in campo da Regione Lombardia e da Trenord per evitare l’esacerbazione dei disagi, già arrivati a un livello insostenibile».