Il raddoppio

Bergamo-Ponte, l'assessore regionale Terzi: «Sì a un treno ogni 15 minuti, ma no al metrò»

La linea consentirà il passaggio di due treni all’ora per Milano e due per Lecco. Ma niente metropolitana di superficie: «Si allungherebbero i tempi per Milano»

Bergamo-Ponte, l'assessore regionale Terzi: «Sì a un treno ogni 15 minuti, ma no al metrò»
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di Paolo Aresi

I lavori per il secondo binario sulla linea ferroviaria per Mozzo-Ponte San Pietro consentiranno in futuro l’avvio di un grande servizio metropolitano a Bergamo? C’è una risposta di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) che non chiude la porta a questa possibilità.

Abbiamo affrontato il tema la settimana scorsa, abbiamo sottolineato come si tratti di una questione non tecnica, ma politica. Sono i politici bergamaschi, a ogni livello, che devono esercitare pressione affinché il progetto, già citato in documenti ufficiali come il Piano di coordinamento del territorio della Provincia, possa prendere vita. Ma l’impressione è che i nostri politici debbano darsi una mossa.

Eppure per Bergamo e provincia l’istituzione di un servizio ferroviario di tipo comprensoriale o metropolitano sarebbe fondamentale per migliorare una mobilità che attualmente è un disastro. Ci siamo rivolti a Rfi ponendo due precise domande. Il servizio comprensoriale è fattibile o no? E i lavori sulla linea verso Ponte San Pietro potranno venire eseguiti senza chiudere la ferrovia per ben tre anni, con disagi tremendi per i pendolari, studenti e lavoratori?

La risposta di Rfi

Dall’ufficio stampa di Rete Ferroviaria Italiana è arrivata una risposta tecnica, sintetica ma chiara: «Il progetto di raddoppio della tratta ferroviaria, oltre alle stazioni di Bergamo e Ponte San Pietro, prevede l’adeguamento dell’attuale fermata di Bergamo Ospedale e la realizzazione di una nuova fermata in corrispondenza dell’abitato di Curno». E fin qui niente di nuovo.

Rfi conferma che la linea sarà ferroviaria e che, per ora, non sono previste fermate nei quartieri e neppure a Mozzo. Ma la risposta prosegue (...)

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