Bergamo, una provincia più a misura dei bambini che di giovani e anziani
Bergamo è la dodicesima provincia italiana (su un totale di 107) per il benessere dei bambini, la quarantaquattresima per il benessere dei giovani (18-35 anni) e la sessantaquattresima per quello degli anziani over 65
Bergamo è la dodicesima provincia italiana (su un totale considerato di 107 province) per il benessere dei bambini (0-10 anni), la quarantaquattresima per il benessere dei giovani (18-35 anni) e la sessantaquattresima per quello degli anziani (over 65).
A stabilirlo sono tre nuove classifiche generazionali pubblicate dal Sole 24 Ore, redatte sulla base di 12 indicatori statistici che misurano la vivibilità di un territorio per ciascuna categoria, selezionati proprio perché in grado di influenzare particolari aspetti che concorrono a determinare la qualità della vita per ogni fascia d’età.
Ad esempio, per misurare quella dei bambini si è tenuto conto dei pediatri attivi in città, il numero di scuole accessibili, i posti disponibili negli asili nido, l’indice tra sport e bambini o i reati denunciati a danno dei minori. Per i giovani, invece, il gap tra gli affitti in centro e periferia, il tasso di disoccupazione giovanile, i canoni medi di locazione o la presenza di aree sportive all’aperto, discoteche, bar e locali. Infine, per gli anziani, la presenza di biblioteche, la speranza di vita a 65 anni, l’importo medio delle pensioni, oppure la spesa per il trasporto dei disabili e per l’assistenza domiciliare.
Ad ogni parametro è stato poi assegnato un punteggio per ciascuna provincia, da 0 a 1.000. Sulla base della media dei punteggi è stata stilata la classifica generazionale: in testa, da quella dei bimbi agli anziani, ci sono Cagliari, Trento e Ravenna.
Le tre classifiche per Bergamo
La nostra provincia ottiene il piazzamento più alto nella classifica sulla qualità della vita dei bambini, con un punteggio di 469,4. In particolare è la seconda provincia italiana, dopo Aosta e prima di Macerata, per quel che riguarda l’accessibilità degli edifici scolastici.
Positivo anche l’indice tra sport e bambini (19esimo posto), quello sulla presenza di scuole con palestra piscina (20esimo posto) e la retta media degli asili nido (31esimo posto). L’indicatore peggiore è quello relativo alla presenza di pediatri, che ottiene il 100esimo posto.
Meno rosea la classifica sui giovani, anche se in tasso di disoccupazione giovanile si ferma al 7,8 per cento. Tra i fattori che hanno contribuito a trascinare verso il basso la Bergamasca per quel che riguarda la qualità della vita per gli anziani vi è l’impatto del Covid: siamo ultimi in merito alla speranza di vita a 65 anni.