messa in sicurezza

Biblioteca Mai e San Michele all'Arco: annunciato il grande intervento da 12 milioni

Sarà diviso su più fasi e occuperà tutto il mandato. Nella prima, già avviata, verrà spostato il patrimonio in altre quattro sedi

Biblioteca Mai e San Michele all'Arco: annunciato il grande intervento da 12 milioni
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di Marta Belotti

L'Amministrazione di Bergamo si sta preparando a un grande, grandissimo intervento che coinvolgerà una delle istituzioni più importanti, stimate e anche visitate della città: la biblioteca Angelo Mai con l'attigua ex chiesa di San Michele all'Arco.

Si tratta di un'operazione che sarà complessa e costosa - in termini di energie, tempo e risorse economiche -, alla quale la Giunta ha deciso di dare il "la" con la recente approvazione della delibera "Programma di intervento e adeguamento, restauro e valorizzazione del complesso la Biblioteca Angelo Mai con l'attigua ex Chiesa di San Michele all'Arco".

29 mila visitatori nel 2024

Il vicesindaco e assessore alla Cultura, Sergio Gandi, durante la conferenza stampa di oggi, 10 gennaio, convocata per dare la notizia, ha sottolineato: «La Mai, una delle più prestigiose biblioteche storiche italiane di conservazione, rappresenta con il suo patrimonio da oltre settecentomila risorse, un'assoluta eccellenza per la nostra città non solo per la ricchezza del patrimonio che custodisce, ma anche per la capacità di attrarre e accogliere un numero importante di visitatori e studiosi che ne apprezzano sempre più bellezza e valore. Sono stati infatti ben 29 mila gli ingressi nel 2024, in crescita rispetto ai 26.000 del 2023, l'anno speciale di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura».

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Dopo queste premesse, ha quindi aggiunto: «Necessita però di alcuni interventi che vadano nella direzione di salvaguardare il bene, quello che vi è al suo interno e migliorarne la fruibilità. Anzi, per quanto riguarda San Michele all'Arco, rendere lo spazio finalmente fruibile, dato che attualmente lo è solo per gli addetti ai lavori».

Centrale l'antincendio

In particolare, le operazioni immaginate interverranno sul raggiungimento dei requisiti di sicurezza e in particolare sull'adeguamento alle normative antincendio. Una delle principali criticità da affrontare è il sovraccarico degli edifici, causato dalla presenza di materiali documentari fuori norma rispetto agli standard di sicurezza. Oltre alla messa in sicurezza, il progetto prevede interventi sistemici sulle componenti strutturali (rinnovo degli arredi e delle scaffalature di tipo ignifugo) e decorative, sugli impianti tecnologici.

Le fasi

Tutto questo verrà e potrà essere fatto solo su più fasi, ben orchestrate fra di loro e la prima delle quali è già stata avviata sul finale del 2024.

  • Fase 1, svuotamento della ex chiesa di San Michele all'arco: avviato nel 2024, vedrà lo spostamento di 260 tonnellate di documenti sul totale di 320 custodite qui in quattro sedi temporanee: spazi interni alla Biblioteca Angelo Mai, parte dell’ex Ateneo di Scienze Lettere e Arti, locali in via Tasso (ex sede ISREC) e un deposito in via Presolana.
  • Fase 1 bis, progettazione degli interventi: prevede la progettazione interna ed esterna per l'adeguamento, restauro e valorizzazione della Biblioteca e comprenderà la definizione di un progetto antincendio, che sarà sviluppato in accordo con i vincoli imposti dalle Soprintendenze competenti.

12 milioni in totale

A sinistra, Ferruccio Rota; al centro, Sergio Gandi

La seconda e più impegnativa fase, con un investimento stimato di circa dodici milioni di euro (2.6 dei quali solo per le scaffalature antincendio) al quale Gandi, anche assessore al Bilancio garantisce che «faremo fronte attraverso il reperimento di risorse all’interno del bilancio comunale e all'esterno con bandi e finanziamenti che andremo ad individuare»,si concentrerà sull’esecuzione dei lavori di adeguamento e restauro.

«Solo una volta steso il progetto sarà possibile stendere un cronoprogramma per gli anni successivi, nonché anche i costi. Ma il nostro obiettivo è difinire tutto entro la fine del mandato», ha aggiunto l'assessore ai Lavori pubblici, Ferruccio Rota. A lui anche il compito di approfondire meglio l'avvicendarsi delle varie fasi: «Puntiamo a completare lo svuotamento di San Michele entro il 2025 per poi dedicarci alla progettazione ne 2026. Entrambe le fasi avranno un costo ciascuna di 450 mila euro».

Non solo, l'assessore ha voluto anche ringraziare e valorizzare il lavoro fatto dal gruppo di lavoro composto dall'architetto Dario Tadè, dottoressa Elena Pasini, dalla direttrice della Biblioteca Angelo Mai Cristiana Iommi, dall'architetto Elisabetta Bolognini, dall'ingegnere Maria Cristina Barone e dall'architetto Federica Bonetti, che ha sviluppato la relazione prodromica a tutta l'ipotesi di intervento.

«Mai interrotta la consultazione»

Presente alma conferenza di presentazione anche Massimo Locatelli, responsabile dell'ufficio comunale Edifici e monumenti, che più sta seguendo la questione. Questi ha subito sottolineato: «L'obiettivo è mantenere sempre attivo il servizio di prestito e consultazione. Per questo le varie fasi sono state organizzate in modo tale che quando si lavorerà sulla Mai, sarà possibile spostare parte del patrimonio nella chiesa di San Michele svuotata e poi, terminato il cantiere in biblioteca, procedere con quello della chiesa. infine, ricollocare tutto o quasi. Inoltre, anche se prima della definizione del progetto non è possibile da garantire, comunque l'obiettivo è quello di non chiudere mai l'intera biblioteca, se non a rotazione».

«Una biblioteca più vitale»

Non un'operazione semplice quindi, anche da un punto di vista logistico. L'obiettivo però è alto, come ben spiegato dal vicesindaco Gandi: «Non vogliamo che la biblioteca venga concepita non come sancta santorum, ma vogliamo farla diventare un luogo vitale di Città Alta e di tutta la città. Questo intervento si inserisce in un complessivo disegno che vedrà la Mai aprirsi sempre più alla città e ai cittadini con un’immagine rinnovata a partire dalla prossima inaugurazione dell’Atrio Scamozziano che riserverà interessanti sorprese».

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