Blackout informatico, anche a Orio ritardi e cancellazioni. Ma è stato evitato il peggio
Notate le prime avvisaglie, i tecnici hanno fatto entrare in azione il sistema di gestione locale, scongiurando problemi più gravi
Aeroporti, banche, sistemi: è bastato un problema nell'aggiornamento di CrowdStrike, software di sicurezza di terze parti utilizzato anche da Microsoft, per mettere in ginocchio i sistemi informatici di tutto il mondo. Gli effetti del "blackout digitale" di ieri, venerdì 19 luglio, si è sentito anche allo scalo di Orio al Serio - seppur in misura minore -, con diversi voli ritardati e cancellati.
Rispetto ad altre realtà aeroportuali internazionali, in Bergamasca il danno è stato in realtà contenuto: tutto merito della prontezza degli operatori che, notate le prime avvisaglie del problema, hanno effettuato un rapido cambio facendo entrare in azione il sistema di gestione locale - come spiegato dalla stessa Sacbo - chiamato Local Dcs (Departure control system), che permette di eseguire tutte le operazioni legate al volo (come i check-in) interfacciandosi direttamente con la compagnia aerea.
Certo, questo ha costretto i passeggeri a recarsi ai banchi fisici per effettuare il check-in (anche se alcune compagnie, come Ryanair, avevano comunque bloccato le accettazioni online proprio per motivi legati al crash informatico), ma almeno ha permesso allo scalo di mantenere l'operatività. E infatti, per gran parte della mattinata, i voli sono partiti regolarmente. Poi sono iniziati i problemi, ma come conseguenza dei disagi che si sono registrati negli altri scali internazionali.
Ritardi fino a sei ore, alcune cancellazioni
Nel pomeriggio, dando uno sguardo al tabellone delle partenze, era impossibile trovare una riga che non riportasse la dicitura Delayed, ovvero in ritardo. Quattro voli WizzAir diretti a Bucarest, Sofia, Tirana e Cluj in partenza tra le 13 e le 14 hanno subito ritardi fino a sei ore, così come quello Ryanair per Malta.
C'è stata anche qualche cancellazione: alcuni voli direttamente all'origine, quindi non sono mai arrivati a Orio, altri invece dopo le 20 per via dei ritardi accumulati. Nove i voli Ryanair che non sono stati effettuati in serata, tra cui Minorca e Atene, anche questi soppressi all'origine, poi Riga e Londra Stansted, ma sempre perché non partiti inizialmente dalle rispettive destinazioni, come ha spiegato Sacbo.
WizzAir, in seguito al blackout, ha informato che i passeggeri dei voli impattati riceveranno un rimborso automatico del 120% in crediti Wizz. In alternativa, è possibile riprogrammare il proprio volo. Per quanto riguarda Ryanair, è possibile chiedere rimborso per voli cancellati o in ritardo di oltre cinque ore. Oppure, in alternativa, di cambiare la prenotazione.