sulle arterie del quartiere

In arrivo cinquecentomila euro dalla Regione per migliorare la mobilità sostenibile a Boccaleone

Il progetto del Comune di Bergamo si è classificato nono su 135 candidature al bando. Vari interventi su via Isabello e Parco alle Clarisse

In arrivo cinquecentomila euro dalla Regione per migliorare la mobilità sostenibile a Boccaleone

Mezzo milione di euro per ripensare Boccaleone in chiave green. Il Comune di Bergamo ha ottenuto un finanziamento di 500 mila euro dal bando “Strade Verdi” di Regione Lombardia per il progetto “Strade verdi a Boccaleone: connessioni ciclopedonali e di quartiere”, classificandosi al nono posto su 135 proposte presentate e aggiudicandosi il massimo contributo erogabile.

L’investimento complessivo ammonta a 935.000 euro e rappresenta un tassello della più ampia strategia comunale per la transizione ecologica e la mobilità sostenibile. Il progetto, nato dalla collaborazione tra gli assessorati alla Transizione Ecologica e alla Mobilità, è stato selezionato tra le 20 proposte vincitrici del bando regionale.

Gli interventi in programma

La riqualificazione interesserà complessivamente 7.600 metri quadrati di superficie pubblica, coinvolgendo diversi assi del quartiere: via Pietro Isabello, dove si affacciano tre scuole, l’oratorio e la chiesa parrocchiale, tratti di via Gasparini, via Rosa, via Pizzo Recastello e il Parco alle Clarisse.

Su via Isabello l’intervento si svilupperà per circa 200 metri lineari, con l’introduzione di rain gardens e aiuole di bioritenzione, l’utilizzo di calcestruzzo drenante color sabbia per il percorso ciclopedonale e l’ampliamento dei marciapiedi, per migliorare la vivibilità pedonale e garantire maggiore sicurezza all’utenza scolastica.

Il Parco alle Clarisse vedrà la rimozione dell’asfalto esistente e la realizzazione di nuovi tratti ciclopedonali drenanti per circa 350 metri, accompagnati dalla piantumazione di nuove alberature. Anche via Gasparini, via Rosa e via Pizzo Recastello saranno oggetto di interventi di depavimentazione, rinverdimento e ampliamento degli spazi per la mobilità dolce.

Un quartiere più vivibile

Il progetto si fonda sui principi delle Nature Based Solutions e prevede una serie di interventi integrati: infrastrutture verdi con giardini della pioggia, aiuole di bioritenzione e nuove piantumazioni.

Ma anche misure di cossiddetto “traffic calming” come attraversamenti pedonali rialzati, marciapiedi più ampi e riduzione della carreggiata, oltre al potenziamento delle connessioni ciclopedonali tra scuole, parchi e le principali vie del quartiere. Infine, è previsto l’uso di materiali drenanti per mitigare il fenomeno dell’isola di calore e migliorare la gestione delle acque meteoriche.

Complessivamente è prevista la rimozione di superfici impermeabili come asfalto e cemento per ripristinare il suolo naturale di 3.650 metri quadrati, con la creazione nello specifico di 835 metri quadrati di verde pubblico e 2.815 metri quadrati di pavimentazione drenante. Saranno messe a dimora 90 nuove piante nelle aree di intervento.

Un progetto partecipato

«L’idea di questo progetto è nata durante un sopralluogo nel quartiere insieme ai residenti e al Comitato di Boccaleone che avevano segnalato la criticità di via Isabello, una strada molto trafficata e priva di alberature, su cui si affacciano ben tre scuole» ha spiegato l’assessora alla Transizione Ecologica, Ambiente e Verde Oriana Ruzzini.

«Quando si è aperta la possibilità di partecipare al Bando “Strade Verdi” di Regione Lombardia, abbiamo deciso di sviluppare una proposta centrata proprio su quest’area – ha proseguito l’assessora -. Prima della candidatura, abbiamo condiviso il progetto con la rete di quartiere, ricevendo un riscontro molto positivo».

«L’obiettivo è aumentare la walkability, ovvero la facilità e la piacevolezza del muoversi a piedi, attraverso interventi mirati: depavimentazione, nuove alberature, riduzione del traffico e una migliore gestione del drenaggio urbano. Un vero esempio di strategia climatica applicata alla città» ha concluso Ruzzini.

Il progetto è coerente con gli strumenti di pianificazione ambientale come il Piano Regionale degli Interventi per la Qualità dell’aria (Pria), l’Accordo di programma del bacino Padano e il piano nazionale di controllo dell’Inquinamento Atmosferico (Pncia).

I prossimi passi

Il progetto di fattibilità tecnico-economica, redatto dallo Studio Aedes di Bergamo, sarà completato nella fase esecutiva entro fine gennaio 2026. Seguirà il bando di gara per l’affidamento dei lavori, il cui avvio è previsto nel corso del 2026.