L'allarme

Bullismo e violenza verbale e fisica tra giovanissimi. Ora pure gli oratori chiudono

A Urgnano, il vicario don Milani ha preso la drastica decisione dopo i problemi creati da un gruppo di adolescenti. In Bergamasca non è la prima volta che succede

Bullismo e violenza verbale e fisica tra giovanissimi. Ora pure gli oratori chiudono
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di Marta Belotti

Accostare la parola “oratorio” a quella “chiuso” suona di per sé come un ossimoro, dato che in Bergamasca questi spazi sono da sempre porti di mare, luoghi di accoglienza, di sosta o di passaggio, dove i cancelli sono (quasi) sempre aperti.

La chiusura a Urgnano

Proprio per questo, la notizia che l’oratorio di Urgnano abbia deciso di chiudere da domenica 29 settembre fino a data da destinarsi ha suscitato non solo stupore, ma anche preoccupazione.

Le motivazioni sono esplicitate nel cartello affisso fuori dalla struttura e diffuso anche via social sulla pagina Facebook “Oratorio Urgnano”, che recita: «Da sempre l’Oratorio è luogo di crescita, di incontro, di gioco e di preghiera. Visti gli episodi successi nelle ultime settimane, non siamo in grado di garantire la sicurezza di bambini e ragazzi. Ci sentiamo soli a combattere la maleducazione e una aggressività non giustificata e totalmente gratuita. Per garantire una maggior sicurezza, soprattutto dei più piccoli, le attività degli allenamenti continueranno a porte chiuse».

I fatti riguardano in particolare un gruppo di ragazzi, tutti minorenni, protagonisti di cori, bestemmie e di atteggiamenti di sfida anche nei confronti degli adulti che hanno provato a difenderli. Comportamenti tali, quindi, da portare il vicario don Davide Milani a prendere la decisione più drastica: chiudere le porte.

Violenza tra i giovani

Dopotutto, sembra che gli episodi di violenza tra giovani e giovanissimi siano sempre più frequenti. Basti pensare a paio di settimane fa (venerdì 20 settembre), quando alla fermata del bus davanti all’istituto Maironi da Ponte di Ponte San Pietro un giovane di 17 anni è stato accerchiato e preso a calci e pugni da un gruppetto di coetanei. Il tutto, per rubargli la sigaretta elettronica.

O, ancora, all’episodio avvenuto a Brembate Sopra a luglio - ma reso noto solo qualche giorno fa -: due ragazze giovanissime (15 e 16 anni) hanno minacciato una coetanea, arrivando anche a estrarre un coltello, per farsi consegnare il cellulare.

Che episodi così violenti, di bullismo e di prevaricazione, arrivino anche dentro un oratorio, però, colpisce ancor di più. Soprattutto se il problema diventa frequente. Solo pochi mesi fa, a inizio aprile, anche l’oratorio di Martinengo era stato chiuso per motivi simili.

Il caso di Martinengo

In quell’occasione, sul cartello affisso sul cancello, si leggeva (...)

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