Salute

Buona notizia: torna a Gandino il servizio prelievi

Le prime date utili saranno quelle di martedì 10 e martedì 24 gennaio

Buona notizia: torna a Gandino il servizio prelievi
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Un servizio utile, soprattutto per le persone anziane, che torna in Val Gandino dopo il lungo stop della pandemia. A partire dal mese di gennaio viene ripristinato a Gandino (presso il presidio territoriale dell’Asst Bergamo Est, piano terra della scuola primaria) il servizio prelievi per tutti i cittadini.

In questi mesi la disponibilità dell’azienda sanitaria e l’impegno congiunto di Guido Bertocchi, assessore ai servizi sociali a Gandino, e Pietro Nodari, capogruppo di minoranza in consiglio, ha consentito di riportare in Valle un importante presidio.

«Il prossimo 29 dicembre dalle 14 alle 15 - spiega Bertocchi - il personale sanitario sarà a disposizione per raccogliere le prime prenotazioni. Il servizio partirà con il nuovo anno 2023: il servizio di prelievo sarà attivo il primo e il quarto martedì di ogni mese, dalle 7.30 alle 8.30. Negli stessi giorni, dalle 8.30 alle 9, il personale raccoglierà le prenotazioni dei cittadini per la successiva data utile di prelievo».

Le prime date utili saranno dunque quelle di martedì 10 e martedì 24 gennaio 2023, mentre per il ritiro referti sarà possibile per gli utenti accedere online al fascicolo sanitario personale.

«Organizzeremo anche una consegna cartacea dei referti - aggiunge Bertocchi -  probabilmente presso la Farmacia di Gandino, in via Giovanni XXIII». Il servizio di prelievo è rivolto a tutti i residenti della Val Gandino, evitando loro di recarsi al centro prelievi di Gazzaniga, che dista circa sei chilometri. In queste settimane tale destinazione è ancor più difficile da raggiungere per la chiusura del ponte di Fiorano per chi proviene dalla Val Gandino.

«L’invito ai cittadini è quello di usufruire di questa nuova opportunità - conclude Bertocchi -  per evitare che un utilizzo troppo limitato induca l’azienda sanitaria a non mantenere questa opportunità sul territorio, a discapito delle fasce più deboli della popolazione».

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