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Buone notizie dall'e-Brt: lavori al trenta per cento. E a breve più libertà in via Moroni

I cantieri procedono. Annunciata la riapertura, per il 20 febbraio, di un tratto della strada cittadina, che tornerà a doppio senso

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di Marta Belotti

I lavori per la realizzazione dell'e-Brt, la linea di bus elettrici per quasi tre quarti su corsia preferenziale che collega Bergamo a Verdellino, sono arrivati al trenta per cento del totale.

Questo è quanto riferito durante il sopralluogo di questa mattina, martedì 4 febbraio, dalla Rup (Responsabile unico del progetto) dell’opera, Liliana Donato, e sul quale hanno convenuto il project manager dell'impresa Vitali, Michele Comi, e il direttore lavori, Donato Romano, della società Ets.

Dal 20 febbraio migliora via Moroni

Inoltre, novità proprio della giornata, è un miglioramento della situazione in via Moroni, attualmente a un solo senso di percorrenza alternato dal semaforo. Dal 20 febbraio, con un anticipo di circa un mese, il tratto compreso tra il vivaio Nava e il negozio Lazzari (350 metri in tutto) tornerà a doppio senso di marcia. Questo significa che il cantiere resterà, ma la via potrà essere percorsa più agilmente, con un restringimento a una carreggiata più breve e, quindi, anche con un intervallo semaforico più ristretto.

I dieci cantieri

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Lavori alla roggia in via Moroni

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La fermata e stazione di ricarica di Verdellino

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Campo base tra Lallio e Bergamo

Anche alla luce di queste considerazioni, l'assessore alla Mobilità di Bergamo, Marco Berlanda, si è dichiarato «soddisfatto di come sta procedendo il cantiere, che sta rispettando il cronoprogramma». Maggiori dettagli sono poi arrivati da Comi, che come project manager ha sottolineato la complessità dell'opera che, proprio per questo, è stata divisa in diversi lotti tanto che attualmente sono dieci i cantieri in corso. Sono:

  • Cantiere per la ricostruzione della Roggia: uno a Lallio, uno a Dalmine e due a Bergamo;
  • Cantiere del Deposito di Via per Levate ad Osio Sopra;
  • Cantiere del Deposito di Via Gleno a Bergamo;
  • Cantiere del Capolinea di Bergamo e Cantiere del Capolinea di Verdellino (questi ultimi due quasi conclusi);
  • Cantiere di realizzazione Manufatto Sfioratore (Davanti a F.lli Zanoletti nel Comune di Bergamo);
  • Cantiere di realizzazione del Manufatto Sgrigliatore (altezza Fiorista Nava nel Comune di Bergamo).

Lavori alla roggia

Nel  complesso, il project manager ha sottolineato: «La decisione di procedere in questo modo è legata a fattori di tempistiche. Non vogliamo infatti rischiare di restare fermi. Se in un cantiere c'è un problema, possiamo comunque lavorare in un altro e non c'è il rischio che si blocchi tutto. Oltre a questo principio, altro cardine del nostro operato è stata la scelta di dedicarci per prime alle zone che necessitavano degli interventi sulla Roggia Colleonesca. Questi sono infatti i più complessi e sono il presupposto senza il quale in determinati punti non si potrebbe altrimenti procedere con la realizzazione delle corsie preferenziali. Il resto viene a cascata».

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In particolare, la sfida principale è quella di interrare la roggia e riqualificarla per un totale di 5.300 metri di interventi, in parte interrati grazie a degli speciali manufatti appositi all'interno dei quali può scorrere una portata doppia rispetto a quella massima in generale. In questo modo, anche in caso di eventi estremi non ci dovrebbero essere problemi di alcun tipo.

I lavori riguardanti la roggia sono arrivati al quaranta per cento.

Cabina di regia ogni lunedì

Da sinistra a destra: Donato Romano, Michele Comi, Liliana Donato, Marco Berlanda

Dalla direzione lavori, tramite le parole del direttore (società Ets) Romano, si ha una precisazione: «In questo modo anche l'area acquisisce maggiore valore e pregio, soprattutto lì dove vi siano case, come via Moroni per esempio». Aggiunge poi qualche numero sui cantieri: «Ci lavorano una cinquantina, sessantina di persone. Non si tratta di operazioni semplici, ma siamo pronti a terminarle secondo il cronoprogramma. Con l'azienda Vitali e con il Comune stiamo dialogando bene tanto che ogni settimana abbiamo una cabina di regia che si ritrova di lunedì e durante la quale ci aggiornamento per affrontare le criticità che eventualmente possono emergere».

Tra le persone impegnate sull'opera, in risposta a quanto chiesto dal Pnrr, l'impresa Vitali ha assunto sei uomini con meno di 30 anni e due donne, di cui una ragazza under 30.

Basso impatto

Oltre a promuovere un'idea di mobilità sostenibile e green, anche il cantiere dell'e-Brt è stato pensato per impattare il meno possibile. In questa direzione va la scelta oculata dei materiali. Il 95 per cento di quanto utilizzato per il massicciato stradale (sottofondazione stradale al disotto dell’asfalto) è materiale riciclato.

Inoltre, tutto il materiale proveniente dalle demolizioni viene destinato al riciclo per essere riutilizzato all’intero dello stesso cantiere: circa 18 mila mc di rinterri con materiale di riciclo; circa 1.700 mc di cementato con incidenza di materiale riciclato pari al cento per cento;  2.400 mc di calcestruzzi non strutturali con incidenza materiale riciclato pari al trenta per cento; circa 800 mc di calcestruzzi strutturali con incidenza materiale riciclato pari all'otto per cento.

Sono state smaltite 30.427 tonnellate pari a 15.603 mc di materiale composto da terra e roccia, 7.823 tonnellate pari a 3.260 mc di rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione e 5.965 tonnellate pari a 2.538 mc di asfalto fresato.

E i bus?

Per quanto riguarda i pullman, Liliana Donato sottolinea: «Sono già stati ordinati e arriveranno in Italia a metà anno dove dovranno essere fatte le finiture. Si tratta di mezzi di 18 metri di lunghezza, a eccezione di quelli che circolano sulla linea ad anello a Stezzano (saranno più corti). Ciascuno dei quindici pullman che correranno sulla linea costa 918 mila euro, quindi l'investimento complessivo è di più di 13 milioni».

Commenti
Marzio

Il servizio di BG TV ha appena detto che ogni bus cinese è costato 918.000€ (15 ordinati). L'ho riascoltato due volte perché pensavo di aver sentito male. Spero che sia uno scherzo.

Riccardo

Le corsie per i bus penso potranno essere usate anche dai ciclisti, come già avviene in centro. Se non si potrà formalmente, i ciclisti lo faranno lo stesso, giustamente (me compreso), se non avranno alternativa. Oltre Via Moroni, comunque, la pista ciclabile scompariva. Il tratto Lallio-Grumello-Villaggio degli sposi non ha mai avuto una pista ciclabile, solo Via Moroni, tra l’altro abbastanza stretta considerando che era a doppio senso e pure per pedoni.

Gigio

Stanno devastando il territorio. Non abbiamo gli spazi sufficienti, per mettere in atto, queste strutture. Si aggiunge di qua, e si toglie dall'altra parte. Esempio, le cosiddette " piste " ciclabili, in Bergamo. Hanno tracciato, una riga per terra, con simbolo della bicicletta, ed ecco la pista ciclabile. Costantemente, invase dalle vetture. La sicurezza??? Un' utopia. Il fine di tutto questo???? Chi vivrà, vedrà.

Marzio

Ogni giorno transitano decine di bici (vorrei poter dire centinaia) lungo via Moroni. Anche io non vedo l’ora di pedalare in mezzo alla strada quando verrà ristretto quel marciapiede con la bici disegnata.

Viper

Ma voi sostenete che questo progetto promuova una mobilità “sostenibile e green”, una volta sotterrata la roggia ed eliminando una delle più sicure ciclabili presenti sul territorio? Non ho parole. Un passo avanti e due indietro.

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